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Il diritto di sciopero è riconosciuto a tutti i dipendenti del settore pubblico o privato, ma a determinate condizioni, altrimenti, lo sciopero sarà illegale. Il lavoratore non viene pagato durante lo sciopero. Inoltre, il datore di lavoro non ha il diritto di costringerlo a lavorare, ma il dipendente può essere requisito in determinati casi. Questa decisione viene poi presa dalle autorità amministrative .

QUANDO POSSO RICHIEDERLO?

Ogni dipendente, sia del settore pubblico che privato, ha il diritto di scioperare. Ciò è possibile a condizione che la cessazione del lavoro sia collettiva e concertata e che le esigenze professionali siano chiaramente espresse. Il datore di lavoro deve essere informato dello sciopero, anche se nel settore privato non è richiesto alcun preavviso.

C’E’ UN CALO DI STIPENDIO?

Il lavoratore non viene pagato durante il periodo in cui è in sciopero. I sindacati possono istituire un fondo di solidarietà professionale o interprofessionale per fornire assistenza finanziaria ai lavoratori in sciopero. Al termine del movimento, tra i sindacati e il datore di lavoro può essere negoziato un accordo che preveda il pagamento di tutto o parte dello stipendio.

POSSO ESSERE LICENZIATO SE Faccio SCIOPERO?

L’esercizio del diritto di sciopero non può giustificare la risoluzione del rapporto di lavoro. Il dipendente non può, pertanto, essere licenziato o sanzionato, salvo il caso di colpa grave. Infatti, se ad esempio il dipendente vieta l’accesso in azienda a dipendenti non scioperanti con comportamenti violenti, rischia il licenziamento.

POSSO ESSERE RICHIESTO A LAVORARE?

Un datore di lavoro non può costringere un lavoratore in sciopero a lavorare. Solo le autorità amministrative possono ordinare ai dipendenti del settore pubblico o privato di tornare al lavoro. Questo è il caso in cui lo sciopero mina l’ordine pubblico o la sicurezza della popolazione. È stato quindi messo in atto un servizio minimo nei trasporti per consentire agli utenti di viaggiare durante uno sciopero.

Société d’Avocats DAMY, Nizza, Il diritto di sciopero, Aggiornamento 2022