Contratto di locazione commerciale

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Descrizione

disciplinato dal decreto n. 53-960 del 30 settembre 1953, un contratto di locazione commerciale è un accordo con il quale un proprietario affitta un immobile a terzi allo scopo di esercitare un’attività commerciale o artigianale. Solo i locatari iscritti nel registro di commercio e delle imprese o nell’annuario di commercio possono concludere un contratto di questo tipo. Il contratto di locazione, stipulato per una durata minima di 9 anni, offre al locatario il diritto al rinnovo. Se il locatore non desidera il rinnovo, è tenuto a versare al locatario un’indennità per lo sfratto, a meno che non sussistano gravi e legittime ragioni (mancato pagamento del canone di locazione, cambiamento non autorizzato di attività, ecc. Il contratto di locazione commerciale deve essere redatto in modo rigoroso per evitare qualsiasi contestazione. Gli impianti devono essere descritti con la massima precisione possibile. Si consiglia inoltre di stabilire chiaramente quali attività sono consentite, nonché la distribuzione dei carichi. Una dichiarazione dei rischi naturali e una diagnosi delle prestazioni energetiche devono inoltre essere allegate al contratto al momento della firma del contratto di locazione e in occasione di ogni rinnovo. Lo stesso vale, a seconda dell’età dell’edificio, per la diagnosi dell’amianto. Nell’interesse del locatore, è essenziale prevedere una clausola di gradimento che subordini ogni cessione del diritto di locazione al suo esplicito accordo. Analogamente, è imperativo prevedere, in caso di cessione del diritto di locazione, una clausola in base alla quale il locatario rimanga garante e responsabile in solido con il cessionario per l’esecuzione di tutte le clausole del contratto.

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