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Il trasferimento di azioni richiede un certo numero di garanzie, sia per l’acquirente che per il cedente. L’atto dell’avvocato consente ad entrambe le parti di tutelarsi da eventuali controversie che dovessero insorgere successivamente all’incarico.

L’importanza del coniuge:

Il cedente spesso dimentica l’impatto del suo regime matrimoniale e la necessità di coinvolgere il coniuge nell’atto di trasferimento. Infatti, anche se il coniuge non è socio, deve acconsentire all’atto di trasferimento e sottoscriverlo, purché sia ​​coniugato con il cedente in regime di comunione legale e il cedente non abbia a disposizione beni propri per l’acquisizione di beni azioni. In mancanza, il coniuge può chiedere l’annullamento dell’atto di cessione, anche se l’acquirente è in buona fede.

La procedura di approvazione:

Il trasferimento è valido solo se è stato autorizzato secondo la procedura legale di approvazione e in conformità con le disposizioni di legge. Il progetto di trasferimento deve poi essere notificato con lettera raccomandata a ciascuno dei partner, che hanno un termine di tre mesi per decidere. L’atto dell’avvocato deve menzionare il rispetto della procedura di approvazione e il fatto che tutti i soci hanno approvato il trasferimento.

Impegni di garanzia:

Il legale deve avvertire il cedente della necessità di ottenere il consenso dei creditori per l’estinzione del loro impegno di fideiussione. Occorre pertanto prevedere una clausola sostitutiva nell’atto di cessione. L’acquirente si assumerà quindi la responsabilità degli impegni di fideiussione del cedente. In mancanza di clausola sostitutiva, il cedente rimane impegnato a fideiussione su tutto ciò che ha ceduto e può essere citato in giudizio.

La distribuzione dei dividendi:

L’atto di trasferimento deve prevedere le modalità di distribuzione dei dividendi per evitare ogni conflitto. In linea di principio, salvo diverso accordo tra le parti, l’acquirente ha diritto ai dividendi non ancora distribuiti il ​​giorno della vendita. Se i dividendi sono concessi all’acquirente, si deve considerare un aumento del prezzo di vendita per la parte dei dividendi che il venditore avrebbe dovuto percepire per il periodo precedente la vendita. Ciò è tanto più importante quando il trasferimento avviene in più fasi. In tal caso, i dividendi pagati al cessionario possono essere dedotti dal saldo del prezzo di cessione da pagare.

Passività nascoste:

Gli acquirenti non sempre sono consapevoli del fatto che assumendo il controllo di una società, ne ereditano anche le passività. La garanzia legale contro i vizi occulti non copre il valore dei titoli ceduti, ma solo la loro esistenza. Occorre quindi prevedere una clausola contrattuale. Può essere una clausola di garanzia del patrimonio netto, una clausola di revisione del prezzo o una clausola di garanzia della responsabilità. Quest’ultimo è consigliato perché ha lo scopo di garantire l’acquirente contro eventuali passività non dichiarate alla data del trasferimento e la cui origine è anteriore alla vendita. Inoltre, obbliga il venditore a garantire l’acquirente contro la riduzione di valore delle azioni dovuta alla sottovalutazione delle passività.Altro vantaggio: non ha plafond, a differenza della clausola di revisione del prezzo.

Garanzie di pagamento:

Il cedente deve essere garantito con atto difensivo contro l’insolvenza dell’acquirente, soprattutto se la cessione avviene in più fasi con pagamento scaglionato. Esistono diversi tipi di garanzia. È possibile inserire una clausola risolutiva che consenta di annullare il bonifico in caso di pagamento incompleto. L’avvocato può anche provvedere al pegno delle quote, che consente il recupero delle quote in caso di pagamento incompleto. È inoltre possibile inserire un impegno di garanzia bancaria in cui la banca sostituirà l’acquirente in caso di inadempimento.

Studio Legale DAMY , Nizza, Aggiornamento 2022