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La contestazione del tasso effettivo globale (TEG) è un elemento essenziale di un’offerta di prestito. Il TEG deve includere nel suo calcolo tutte le commissioni imposte dal tuo banchiere per accettare di finanziarti. Può quindi essere utilizzato per confrontare offerte diverse e non deve essere né errato né superare il tasso di usura, pena  sanzioni  .

Gli avvocati:-

Gli avvocati di DAMY sono a tua disposizione per assisterti nel contestare questa tariffa. Nella maggior parte dei casi, le nostre rivendicazioni si traducono in tribunale per ridurre l’importo dovuto dal consumatore al tasso di interesse legale. Il tasso sarà quindi di circa lo 0%.

I consumatori hanno quindi tutto l’interesse a mobilitarsi perché ne risentirebbe circa un contratto di credito su due.

Nel 2015 i francesi sarebbero, ad oggi, in grado di reclamare 90 miliardi di euro dalle banche.

Mutuatari e finanziamenti interessati dal TEG

La normativa sul tasso effettivo complessivo riguarda:
tutti i finanziamenti concessi a privati,
tutti i finanziamenti concessi a professionisti (compresi sconto e factoring), persone giuridiche e persone fisiche (artigiani, commercianti, agricoltori, liberi professionisti, ecc.)

Gli elementi utilizzati nel calcolo del TEG secondo la normativa

Il TEG:-

Il TEG tiene conto di tutte le spese obbligatorie, spese di iscrizione, assicurazione, spese accessorie… Sono tutte le spese che ti vengono imposte dal tuo banchiere per ottenere il prestito che devono essere incluse nella determinazione del TEG.

Le opzioni opzionali non sono integrate nel TEG. Sarà il caso, ad esempio, dell’assicurazione del credito al consumo.

Ai sensi dell’articolo L313-1 del Codice del Consumo,   “per la determinazione del tasso effettivo complessivo del prestito (…) si aggiungono gli interessi alle spese, commissioni o compensi di qualsiasi natura, diretti o indiretti, compresi quelli che siano pagati o per l’intervento di intermediari a qualsiasi titolo nella concessione del mutuo, ancorché tali costi, commissioni o compensi corrispondano ad effettive erogazioni.

(…) non sono comprese nel tasso effettivo complessivo sopra definito le spese relative alle garanzie con le quali gli stanziamenti sono eventualmente abbinati nonché gli onorari dei funzionari ministeriali, quando il loro ammontare non può essere indicato con precisione prima della conclusione definitiva del contrarre. ‘accordo. contrarre.

Inoltre, per i prestiti soggetti ad ammortamento scaglionato, il tasso effettivo complessivo deve essere calcolato tenendo conto delle modalità di ammortamento del debito. »

Esiste un’abbondante giurisprudenza sugli elementi che devono o non devono essere inclusi nel calcolo del TEG. Se ci consulti, ti aiuteremo a capire cosa sta succedendo nel TEG. Faremo una consulenza personalizzata entro 48 ore lavorative per dirti se hai il diritto di contestare il tuo rapporto di credito.

Termine per contestare il calcolo del TEG (o la sua assenza)

Decorrenza del periodo
· Se si tratta di un prestito, la prescrizione decorre, in assenza di TEG, dalla data del contratto; in caso di TEG errato, dal giorno in cui l’errore è stato rivelato.
· Se si tratta di scoperto, la prescrizione decorre dalla ricezione degli estratti conto indicanti o da indicare il TEG applicato.

Termine di prescrizione

Il termine di prescrizione è di cinque anni in applicazione dell’articolo 110-4 del codice commerciale modificato dalla legge del 17 giugno 2008.

Attenzione! La prescrizione può iniziare a decorrere anche dopo la data di sottoscrizione, se sei venuto a conoscenza dell’errore dopo la firma del contratto di mutuo. La data della relazione dell’esperto sarà quindi conservata.
In altre parole, può essere interessato un contratto concluso più di 5 anni fa.

Da non confondere con il pignoramento biennale sulle insolvenze del credito al consumo. Le azioni di pagamento promosse in occasione dell’inadempimento del mutuatario devono essere costituite entro due anni dal fatto che le ha originate, a pena di decadenza.

Sanzioni in caso di TEG usurario, errato o assente

Le azioni per superamento del tasso di usura e quella per assenza di TEG (o TEG errato) non si escludono a vicenda.

  TASSO DI USURA SUPERATO ASSENZA DI TEG O ERRORE TEG
Sanzione penale 2 anni di reclusione e 45.000 euro di multa o una sola di queste due pene Multa di 4.500 euro
Pena civile Gli incassi eccessivi sono detratti di diritto dagli interessi ordinari allora dovuti e, in alternativa, dal capitale del credito.
Se il debito si estingue in capitale e interessi, le somme indebitamente percepite devono essere restituite con interessi al tasso legale del giorno in cui saranno state pagate. (articolo L313-4 del Codice del Consumo e L313-5 del Codice Monetario e Finanziario)
Prestiti al consumo: Decadenza del diritto agli interessi (articolo L311-48 del Codice del Consumo): il mutuatario è tenuto solo a rimborsare il capitale secondo il calendario previsto. Le somme riscosse a titolo di interessi, maturate al tasso legale dal giorno del loro pagamento, saranno restituite dal prestatore o imputate al capitale residuo dovuto.
Altri finanziamenti: Sostituzione del tasso di interesse legale al tasso di interesse contrattuale dall’origine del debito su tutto o parte del debito (a discrezione del giudice).

Alcune difficoltà nella determinazione del TEG

Una difficoltà nel calcolare un TAEG (una volta determinati con certezza gli elementi di cui si vuole tenere conto) risiede talvolta nella ripartizione di queste spese tra i diversi finanziamenti.

Quando un piano di finanziamento è composto da più prestiti, tipicamente per finanziamenti immobiliari, alcune spese dovranno essere ripartite tra questi diversi prestiti per far emergere un TEG per prestito.

Ad esempio: nel caso del finanziamento dell’acquisto di un terreno e di una costruzione, si può dire che le spese di registrazione del pegno usurario si riferiscono al terreno e quelle dell’ipoteca si riferiscono alla costruzione. Conosciamo ovviamente il costo di acquisto del terreno e il costo della costruzione, ma se il piano di finanziamento è composto da più prestiti, possiamo chiederci quale di questi prestiti finanzia il terreno e quale finanzia la costruzione poiché dovranno sostenere il costo costo della relativa garanzia.

Un’altra illustrazione. Immaginando che il costo dell’informativa annuale della fideiussione sia compreso nella base del TEG, la ripartizione di tale costo può avvenire tra i vari finanziamenti secondo la loro rispettiva durata o secondo il loro rispettivo importo.

E si potrebbero moltiplicare gli esempi relativi alle incertezze che gravano sul carico dei carichi sui diversi prestiti che compongono un piano di finanziamento…
Il legislatore è intervenuto dunque nel 2016 per creare il TAEG. Per maggiori dettagli, vi invitiamo a consultare le nostre   notizie   su questo argomento.
E’ per questi motivi che è opportuno prestare particolare attenzione prima di avviare un’azione tendente a dimostrare l’erroneità del TEG citato nel contratto; è tassativo, preventivamente, essere comunicato dall’istituto di credito la modalità di distribuzione che ha regolato i vari calcoli.

La Corte di Cassazione (1) precisa ora che spetta al giudice, grazie al suo potere sovrano, determinare quando il ricorrente ha potuto rilevare l’errore sul TEG. La Corte d’Appello doveva stabilire se il detto ricorrente “fosse effettivamente in grado di rilevare l’asserito errore, semplicemente leggendo l’atto di prestito, effettuando egli stesso il calcolo contestato”.

Con questa sentenza, la Camera di Commercio segna una svolta giurisprudenziale in ordine alla prescrizione dell’azione di impugnazione del tasso effettivo complessivo del credito.

  • Sentenza n°415 del 09 settembre 2020 (19-10.651) – Corte di cassazione – Camera commerciale, finanziaria ed economica:   https://www.courdecassation.fr/jurisprudence_2/arrets_publies_2986/chambre_commerciale_financiere_economique_3172/2020_9593/septembre_9872/415_09_45 3 54. html

Possiamo occuparci di tutte queste formalità. Non esitate a contattare la nostra segreteria per fissare un appuntamento con il Maître DAMY, specialista in diritto commerciale e più in particolare in  contenzioso  con le banche allo 04.92.15.05.05.

Studio Legale DAMY