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Faux arrêts de travail

Quali sono i pericoli a cui si espone il reclutatore “sottobanco” nei confronti della legge e del suo dipendente? 

 

RISCHI NON TRASCURABILI

I rischi per un datore di lavoro che non dichiara il proprio dipendente sono davvero notevoli e le condanne sono comuni. Anche se inizialmente il lavoratore accetta di non farsi dichiarare, ciò non gli impedisce, in seguito, di attaccare il suo datore di lavoro.

POSSO ATTACCARE I PRUD’HOMMES?

Uno dei rischi maggiori è vedere il tuo dipendente agire dinanzi al tribunale del lavoro. Per fare ciò ha a disposizione un termine di cinque anni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Nella maggior parte dei casi, il datore di lavoro è condannato al risarcimento dei danni subiti, a cui si aggiunge il risarcimento previsto dal codice del lavoro pari a sei mesi di stipendio.

POSSO ESSERE ATTACATO CRIMINALMENTE?

Il datore di lavoro può essere giudicato anche dal tribunale penale. Secondo il codice del lavoro rischia fino a “3 anni di reclusione e una multa di 45.000 euro”. In caso di recidiva le sanzioni sono raddoppiate.

DOVRÒ RIMBORSARE LE TASSE NON PAGATE?

Il datore di lavoro dovrà rimborsare in tre anni tutti i contributi previdenziali, tasse e imposte con maggiorazione e sanzioni per ritardato pagamento.

COSA SUCCEDE IN CASO DI INFORTUNIO SUL LAVORO?

Il datore di lavoro è considerato responsabile in caso di infortunio sul lavoro del dipendente non dichiarato. Dovrà pagare una multa, rimborsare le spese mediche, pagare i danni e, se prevista, una pensione di invalidità.

 

DAMY Law Society , Nizza, Rischi e lavoro sommerso, Aggiornato 2022