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Questo glossario legale spiega, in parole semplici, i termini legali a cui fa riferimento il contenuto di questo sito.

Abbandono familiare
Reato commesso in particolare quando:
– il padre (o la madre) elude per più di due mesi consecutivi i suoi doveri materiali o morali nei confronti dei figli,
– una persona condannata al pagamento degli alimenti non adempie volontariamente a tale obbligo per più di due mesi.
Atto autentico
Atto redatto da pubblico ufficiale competente (notaio, ufficiale giudiziario, cancelliere), redatto secondo le formalità previste dalla legge e soggetto ad esecuzione forzata.
Atto processuale
Insieme di formalità che devono essere espletate dalle parti (attore o convenuto), dai loro rappresentanti o dagli ufficiali giudiziari (avvocato, procuratore, ufficiale giudiziario).
Consente di avviare un’azione legale, di assicurare lo svolgimento della procedura, di sospenderla o estinguerla o di far eseguire una sentenza.
Esempio: citazione, notificazione di una sentenza.
Atto a sigillo privato
Impegno redatto e sottoscritto da privati ​​senza ricorrere a pubblico ufficiale.
Esempio: contratto.
Azione giudiziaria
Azione intentata in giudizio per ottenere il rispetto o il riconoscimento di un diritto o di un legittimo interesse. Inoltre designa:
– il diritto di una persona di far valere un diritto davanti a un giudice, di essere ascoltato e giudicato in merito,
– il diritto dell’opponente a discutere nel merito.
Multa
Sanzione consistente nel pagamento di una somma di denaro.
Amichevole
Detto di un accordo o di un accordo ottenuto dalla conciliazione degli avversari, evitando così una causa.
Annullamento – annullare
Detto di un atto giuridico dichiarato nullo e che diviene privo di effetto. Esempio: la risoluzione di un contratto per mancato consenso di una delle parti.
Appello
Mezzi di appello contro una decisione del tribunale pronunciata in primo grado. La persona che presenta l’appello è chiamata “ricorrente”, la persona contro la quale viene presentato l’appello è chiamata “convenuto”.
Assessori
Quando i giudizi sono presi da tre giudici, uno è il Presidente e gli altri due sono chiamati assessori.

Sentenza
Decisione pronunciata da una giurisdizione superiore: Corte d’Appello, Corte d’Appello Amministrativa, Corte d’Assise, Corte di Cassazione o Consiglio di Stato. Un giudizio è sinonimo di giudizio.

Attribuzione
Possesso immediato di un bene o di una somma di denaro.

Potestà genitoriale
Insieme di diritti e doveri attribuiti al padre e alla madre sul figlio legittimo o naturale, fino alla maggiore età o alla sua emancipazione per tutelarli nella loro sicurezza, salute e moralità.

Atto precontrattuale
sotto sigillo privato firmato da due persone prima della stesura del contratto.

Addendum
Documento aggiunto ad un contratto e sottoscritto da chi lo ha stipulato.

Avvocato
Sottoposto alla disciplina dell’Ordine degli Avvocati, l’avvocato assiste i propri assistiti in materia legale, giudiziale e tributaria. Egli può anche essere chiamato a rappresentarli o ad assisterli in procedimenti giudiziari.
L’avvocato è iscritto ad un albo istituito presso ogni Tribunal de Grande Instance.

Locazione
Si riferisce a un’intera varietà di affitto di cose: edifici per uso residenziale, commerciale o rurale. Viene anche utilizzato per l’affitto di animali suscettibili di realizzare un profitto per l’agricoltura (“bail à cheptel”).
Designa anche il contratto di affitto che definisce il rapporto tra un proprietario (il “locatore”) e il suo inquilino (il “locatario”).

Bene
Qualsiasi cosa che abbiamo e che è oggetto di un diritto reale. Esempio: proprietà e suoi smembramenti (servitù, usufrutto).

Beni comuni
Beni di cui i coniugi sono comproprietari e che sono divisi in linea di principio per metà in caso di divorzio, dopo lo scioglimento della comunione dei coniugi.

Beni materiali
Beni che hanno un’esistenza materiale. Esempio: mobili, quantità di denaro, ecc.

Immobiliare
Si tratta di beni non spostabili (terreni, case, ecc.) o di oggetti che sono parte integrante di un fabbricato, detti immobili per destinazione (camino, riscaldamento autonomo, ecc.).

Causa
1) Si riferisce a una causa davanti a un giudice.
2) Elemento risultante in una conseguenza.

Fideiussore
che si impegna a sostituire il debitore nel caso in cui quest’ultimo non paghi il suo debito.

Camera
Formazione di un tribunale di primo grado.

Clausola
Disposizione specifica di un atto giuridico che generalmente comprende diverse clausole. Esempio: in un atto di compravendita, clausola che specifichi la data di consegna o la modalità di pagamento.

Codice Civile
Raccolta di un insieme di leggi e decreti in materia di diritto civile.

Codice del Consumo
Raccolta di un insieme di leggi e decreti in materia di diritto dei consumatori.

Codice della Proprietà Industriale
Raccolta di un insieme di leggi e decreti in materia di proprietà industriale.

Codice della Previdenza Sociale
Raccolta di un insieme di leggi e decreti relativi al diritto della Previdenza Sociale.

Codice di Procedura Civile
Raccolta di un insieme di leggi e decreti in materia di procedura civile.

Codice del lavoro
Raccolta di un insieme di leggi e decreti in materia di diritto del lavoro.

Codice Penale
Raccolta di un insieme di leggi e decreti in materia penale.

Comando
Atto di un ufficiale giudiziario che ordina a una persona di eseguire gli obblighi derivanti da un atto autentico.

D’ufficio (avvocato)
Avvocato nominato d’ufficio dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati o, in mancanza, dal Presidente del tribunale nel corso di un processo penale.

Competenza – competente
Capacità giuridica di un’autorità pubblica o di un tribunale di compiere un atto o di ascoltare e decidere una causa.

Concubinato – concubine
Caratterizza due persone che vivono insieme, senza essere sposate, e che non hanno legami legali tra di loro.

Convinzione

1) Civile

decisione che obbliga una persona a pagare una somma di denaro (esempio: danni), a compiere un atto o a rispettare un diritto secondo quanto giudicato.

2) Criminale

decisione del tribunale che riconosce una persona colpevole di aver commesso un reato e pronuncia una sentenza.

Condannato
In materia penale, persona colpevole di aver commesso un reato.

Condannato : vedi Condanna

Avviso
Lettera con la quale un inquilino indica al locatore (o viceversa) la sua intenzione di non proseguire la locazione.

Contributo al mantenimento e all’educazione dei figli
Dopo il divorzio, pensione versata da uno dei due genitori all’ex coniuge, presso il quale è stata fissata la residenza principale dei figli.

Consiglio di Stato
Suprema giurisdizione dell’ordinanza amministrativa. In quanto tale, si pronuncia in particolare in secondo grado sulle cause giudicate dai tribunali amministrativi e dalle corti amministrative d’appello.
Inoltre, il Governo lo consulta nella redazione dei disegni di legge e di alcuni decreti. Il suo parere può essere richiesto anche in risposta a quesiti posti dal Governo.

Conseil des Prud’hommes
Tribunale competente a giudicare singole controversie derivanti da un contratto di lavoro o di apprendistato. È composto da un numero uguale di datori di lavoro e dipendenti.
La procedura prevede una fase di conciliazione obbligatoria.

Denuncia congiunta
Documento che due automobilisti devono normalmente sottoscrivere, durante un sinistro stradale, anche in caso di disaccordo sulle circostanze dell’evento.

Verbale dell’ufficiale giudiziario
Documento redatto da un ufficiale giudiziario, che registra per iscritto ogni elemento che deve essere attestato in maniera certificata.

Costituire (se) : vedi Costituzione

Costituzione
Nell’ambito di una procedura, atto con il quale vengono annunciate ufficialmente determinate decisioni.
Esempio: costituzione di parte civile (una vittima annuncia al tribunale e al responsabile del danno che intende chiedere il risarcimento), o anche la costituzione di un avvocato (una parte indica l’avvocato che ha scelto per l’assistenza in un processo).

Documento contrattuale
in carta semplice, sottoscritto da almeno due persone, ed avente valore di testo di legge tra i firmatari.

Contratto di lavoro
Documento in carta semplice, che definisce il rapporto tra datore di lavoro e lavoratore dipendente.

Violazione
Reato punibile con la sanzione pecuniaria fino a 1.500 euro (3.000 euro in caso di recidiva) e ulteriori sanzioni: ritiro della patente di guida, ecc.

Documento di accordo
su carta semplice, firmato tra due persone.

Colpevole
Si dice di una persona che è stata accusata di aver commesso un reato.

Tribunale
Competenza di ordine superiore. Esempio: Corte d’Appello, Corte d’Assise, Corte di Cassazione, ecc.

Corte d’Appello Corte
di secondo grado che esamina una causa precedentemente sottoposta ad un tribunale.

Corte di Cassazione
Seduta a Parigi, giurisdizione suprema dei tribunali dell’ordine giudiziario. Il suo ruolo non è quello di giudicare un caso, ma di garantire il rispetto della corretta applicazione delle leggi.

Reclamo
Somma di denaro dovuta a un creditore.

Creditore
Persona fisica o giuridica alla quale dobbiamo una somma di denaro.

Colpa : vedi Colpevole

Debitore
Persona fisica o giuridica che deve una somma di denaro a un altro.

Respingere
Respingere un ricorso presentato in tribunale.

Decisione
Si dice che i giudici prendano una decisione quando, al termine di un processo, si pronunciano su un caso dandogli soluzioni imperative.
La sentenza emana dai tribunali di istanza o di alta istanza. Il giudizio è pronunciato dalla Corte di Cassazione, d’Appello o d’Assise, o dal Consiglio di Stato.

Compenso
Percezione di una somma di denaro sotto forma di rendita o capitale.

Delitto
Reato giudicato dai tribunali penali e punito con la reclusione massima di 10 anni, con la multa o con pene accessorie. La reclusione può essere sostituita da pene alternative (esempio: multa giornaliera, servizio civile).

Deposito cauzionale
Importo pagato a un locatore per l’affitto di una casa. In generale, equivale a due mesi di affitto.

Detenzione preventiva
Detenzione preventiva.

Divorzio
Si riferisce allo scioglimento di un matrimonio.
Pur mantenendo il divorzio per colpa, la legge 11 luglio 1975 istituisce il divorzio consensuale (su richiesta congiunta o richiesta accolta) o per cessazione della convivenza.

Danni
Conseguenze di un incidente.

Danno
Somma di denaro, corrisposta sotto forma di rendita o capitale, destinata a risarcire il danno subito da una persona, fisica o morale.

Diritto

1) Insieme di regole che regolano la vita sociale.

2) Designa anche le prerogative attribuite a un individuo.

Diritto comune
Insieme di norme giuridiche che generalmente si applicano a qualsiasi situazione che non sia soggetta a norme speciali o particolari.

Diritto di visita e alloggio
In caso di divorzio o separazione di genitori non coniugati, si intende la capacità – fissata dalla legge – di uno dei due genitori di vedere ed accogliere il proprio figlio quando quest’ultimo non è abitualmente residente con lui.

Detenzione
Condanna da parte di un tribunale a scontare una pena detentiva.

Perito
Tecnico abilitato ad una missione di informazione idonea a consentire al giudice, che lo ha nominato, di emettere la propria decisione.

Perizia
Misura ordinata dal giudice o dal tribunale, che consiste nell’affidare a tecnici qualificati una missione di informazioni, per consentirgli di pronunciarsi. Quando il caso non presenta particolari difficoltà, può comportare un consulto, o anche semplici accertamenti.

Sfratto – Sfratto

1) Ordine impartito dal Ministro dell’Interno a uno straniero di lasciare il territorio francese.

2) Esecuzione, da parte di un ufficiale giudiziario, di una decisione giudiziaria o di un atto notarile che ordina a un occupante di lasciare i locali.
L’ufficiale giudiziario può richiedere l’assistenza della polizia. In alcuni casi, l’occupante può richiedere al giudice periodi di grazia.

Pegno (sinonimo di ipoteca )
Si intende una garanzia prestata su un immobile e pubblicata all’Ufficio Ipoteche.
Quando l’obbligazione garantita dal pegno non è rispettata, il beneficiario di tale garanzia può ottenere la vendita dell’immobile in giudizio ed essere pagato per il suo prezzo in preferenza agli altri creditori.

Fermo di polizia
Ai fini dell’indagine, l’ufficiale di polizia giudiziaria può tenere a sua disposizione una persona per un periodo massimo di 24 ore. Il pubblico ministero può autorizzare la proroga del fermo di polizia fino ad un ulteriore periodo di 24 ore.
L’applicazione del fermo di polizia è strettamente regolata dalla legge e la sua esecuzione è vigilata dai magistrati della Procura della Repubblica. Una persona detenuta gode di determinati diritti, come il diritto di incontrare, a determinate condizioni, un avvocato. Per alcuni reati (terrorismo, traffico di stupefacenti) il fermo di polizia può durare complessivamente quattro giorni.

Custode dei Sigilli
Ministro della Giustizia

Indulto
Atto di clemenza del Presidente della Repubblica che concede individualmente o collettivamente ai detenuti condannati la remissione totale o parziale della pena, ovvero la commuta in una pena più lieve.

Servizio Greffe
composto da dipendenti pubblici che assistono i magistrati nella loro missione, è diretto da un cancelliere capo, depositario degli atti della giurisdizione, che assicura anche la responsabilità e il funzionamento dei servizi amministrativi.

Onorari
Retribuzione di un avvocato o di altri professionisti che esercitano la professione di liberale.

Ufficiale giudiziario Funzionario
ministeriale i cui compiti sono molteplici.

– portare all’attenzione dell’avversario le memorie e le sentenze:
il “carta blu”,

– garantire l’esecuzione delle decisioni giudiziarie (sequestri, sgomberi),

-annotare determinati fatti o situazioni (osservazioni).

Ipoteca (sinonimo di pegno )
Indica una garanzia prestata su un immobile e pubblicata presso l’Ufficio Ipoteche. Quando l’obbligazione garantita dall’ipoteca non viene rispettata, il beneficiario di tale garanzia può ottenere la vendita dell’immobile in giudizio ed essere disinteressato sul suo prezzo a preferenza di altri creditori.

Giudice
Funzionario pubblico la cui situazione è disciplinata dallo statuto della magistratura.
Magistrato di Sede (in contrapposizione al Magistrato della Procura della Repubblica).

Giudice per gli affari di famiglia
Siede al Tribunal de Grande Instance. I suoi poteri sono ampi: delibera sulle azioni di divorzio e di separazione legale e sulle loro conseguenze, sulla determinazione e l’esecuzione delle obbligazioni alimentari, sull’attribuzione e l’esercizio della potestà genitoriale.

Giudice dell’esecuzione
Seduto presso il Tribunal de Grande Instance, decide su tutte le difficoltà relative all’esecuzione di una sentenza emessa da un altro tribunale.

Giudice non toccatore
Cittadino designato o eletto, a seconda dei casi, per partecipare a fianco dei magistrati di professione all’opera della giustizia. Esempio:
– giurato della Corte d’assise,
– assessore del Tribunale per i minorenni,
– giudice consolare del Tribunale commerciale,
– assessore del Tribunale delle locazioni commerciali,
– assessore del Tribunale per gli affari previdenziali.

Sentenza
Decisione resa da un tribunale di primo grado. In senso lato, indica qualsiasi decisione emessa da un tribunale.

Giurisprudenza
Insieme di decisioni giudiziarie pubblicate che interpretano e chiariscono il significato dei testi giuridici e, ove applicabile, integrano leggi e regolamenti.

Giurisprudenza (da fare)
Soluzione autorevole, data da un giudice a un problema di diritto.

Lesioni Danni
subiti da una persona in conseguenza di un contratto tra le parti. La sanzione per tale danno può assumere la forma di:
– risarcimento economico,
– risoluzione del contratto che ha causato il danno.

Licenziamento
Licenziamento di un dipendente da parte del suo datore di lavoro.

Legge
Formalità con la quale un’autorità pubblica attesta l’autenticità di un atto.

Difetti

Difetti esibiti da una cosa consegnata, che la rendono inadatta all’uso previsto. Possono essere dovuti a un errore di progettazione, alla qualità dei materiali utilizzati per la sua realizzazione o all’uso improprio di questi materiali.

Licenziamento
Decisione presa da un datore di lavoro di vietare a un dipendente di recarsi al lavoro senza essere retribuito. Annuncia spesso una procedura di licenziamento.

Minore
Bambino o adolescente, che non ha raggiunto la maggiore età, fissato a 18 anni.

Notaio
Funzionario ministeriale incaricato di ricevere o redigere atti e contratti conferendo loro l’autenticità che li rende insindacabili.

Notifica
Formalità mediante la quale una persona è ufficialmente informata del contenuto di un atto di cui non era parte o di una decisione giudiziaria. Questo può essere fatto con lettera raccomandata o tramite ufficiale giudiziario. In generale, le possibilità di ricorso decorrono dalla data di notifica.

Nuovi regolamenti economici
Nome dato all’oggetto della legge n. 2001-420 del 15 maggio 2001 che prevede un certo numero di misure importanti che incidono sui rapporti giuridici di natura economica e che modifica principalmente il Codice monetario e finanziario, il Codice del commercio, il Codice del Consumo e il Codice del Lavoro. Tale legge disciplina, in particolare, la nozione di amministratore di società.

Informazioni relative agli accordi stipulati da una società con un suo dirigente, vendita o acquisto di azioni quotate sui mercati finanziari, certificati di investimento, lotta al riciclaggio di denaro “sporco”, mezzi e poteri del Consiglio della Concorrenza, mezzi contrasto ad alcune pratiche commerciali anticoncorrenziali, la creazione delle funzioni di Vice Amministratore Delegato, il cumulo delle deleghe, lo status di Sindaco, lo svincolo del capitale delle SARL e delle società a capitale variabile, i poteri delle Opere Consiglio, e la procedura di ingiunzione.
Si veda il testo consultabile sul sito “Légifrance”.

Novazione La
“Novazione” è l’effetto della sostituzione, ad un rapporto giuridico estinto, della conclusione di un nuovo rapporto contrattuale. Essa avviene o per effetto del mutamento del debito tra i medesimi contraenti, o per mutamento del creditore o per effetto del mutamento del debitore. Questa parola si applica anche per designare la sostituzione di nuove condizioni contrattuali a quelle che le parti avevano precedentemente concordato.

A titolo esemplificativo si farà riferimento alla giurisprudenza. Pertanto, la Corte d’appello di Versailles ha stabilito (I Ch., 2a sez., 19 aprile 2005 – BICC n° 640 del 15 maggio 2006), che l’istituzione di un piano di risanamento convenzionale da parte di una commissione per l’eccessivo indebitamento non è diretto a far contrarre al debitore un nuovo debito che sostituisca quello vecchio, ha esclusivamente lo scopo di disporre il rimborso in modo da renderlo compatibile con le risorse del debitore in stato di sovraindebitamento. Il fatto che un tale piano modifichi o elimini l’interesse contrattuale, anche se si tratta di un prestito, non è quindi tale da portare alla novazione, la quale presuppone, oltre alla volontà di novare, l’estinzione del vecchio debito per sostituzione di uno nuovo.

Nullità
Carattere di un atto che non soddisfa le condizioni previste dalla legge, che comporta la sua scomparsa retroattiva. Esempio: contratto concluso senza il consenso di uno dei partner.

Opposizione
Un rimedio civile o penale che consente alle persone che sono state oggetto di un giudizio in contumacia di vedersi ripetere il processo, in loro presenza, dalla stessa giurisdizione.

Disposizione

Decisione presa da un giudice unico:

– giudice per le indagini preliminari (ordinanza di scarcerazione, ordinanza di archiviazione),
– giudice per le questioni matrimoniali (ordinanza di non conciliazione),
– giudice per il rito abbreviato.

Parquet
Si tratta di una designazione che designa tutti i giudici che, in materia penale dinanzi a un tribunal de Grande Instance (Servizio della Pubblica Accusa), patrocinano per conto dello Stato, a differenza dei giudici, che prendono decisioni giudiziarie.

Parte civile
Termine legale per “vittima”.

Tristezza

Sanzione ordinata da un giudice durante un giudizio.

Alimenti
Pagamento pecuniario periodico, fissato in tribunale (se applicabile), che una persona bisognosa riceve da un’altra persona in grado di aiutarla. Questo diritto si basa sulla parentela, sull’alleanza e può essere esteso a seguito di un divorzio. Esiste anche a beneficio di un figlio la cui filiazione non è accertata (si parla allora di “sussidio”).

Persona giuridica
Raggruppamento a cui è riconosciuta l’esistenza giuridica e che, in quanto tale, ha diritti e doveri (società, associazione, sindacato). Si distingue dalle persone fisiche, cioè dagli individui.

Denuncia
Modalità di azione legale per un reato di cui una persona afferma di essere vittima. Le denunce possono essere presentate alla polizia o alla gendarmeria, oppure al Pubblico Ministero.

Lesione Danni
subiti da una persona nella sua proprietà, nel suo corpo, nei suoi sentimenti o nel suo onore.

Lesione fisica
Danno alla salute o all’integrità – fisica o psichica – di una persona.

Perdita di gradimento
Danno derivante dalla privazione di determinate soddisfazioni (generalmente a seguito di una lesione corporale). Esempio: impossibilità di continuare a praticare un’attività artistica o sportiva.

Danni materiali
Danni materiali. Esempio: danno derivante dalla distruzione di un autoveicolo.

Danno morale
Danno psichico, conseguente – ad esempio – alla scomparsa di una persona cara…

Prescrizione
Definizione civile: perdita di un diritto quando non è stato esercitato per un certo periodo di tempo.
Definizione penale: nessuna azione penale può essere intentata contro il suo autore dopo:

– 10 anni per un reato,

– 3 anni per un reato,

– 1 anno per una contravvenzione.

Tale termine è stabilito dal giorno in cui il reato è stato commesso, altrimenti dall’ultimo atto dell’azione penale.

Prestazione compensativa
Importo corrisposto sotto forma di rendita o capitale da una persona all’ex coniuge, a seguito di divorzio.

Convenuto
Qualsiasi persona (in carcere o in libertà) sottoposta a procedimento penale diverso da quello penale (es. per contravvenzione o delitto).

Procedimento
Complesso di formalità da espletare per agire in giudizio prima, durante e fino alla fine del processo.

Processo
Quando un caso viene processato da un tribunale.

Procura
Due possibili definizioni:
Atto con il quale una persona conferisce ad un’altra persona tutti i poteri per gestire la propria fortuna.
Scrittura mediante la quale una persona dà potere ad un’altra di agire al suo posto in una data circostanza.

Magistrato del Pubblico Ministero
che è il capo dell’ufficio del pubblico ministero presso una Corte d’Appello o la Corte di Cassazione.

Procuratore della Repubblica
Magistrato che è il capo dell’Ufficio del Pubblico Ministero (detto anche “Ufficio del Pubblico Ministero”) presso un Tribunal de Grande Instance.

Pro quota
Quota di spesa.

Ricorso
Azione che consente un nuovo esame di una decisione giudiziaria. In Francia esistono due tipi di ricorso: ordinario e straordinario.

– Rimedi ordinari:

appello: riformare o annullare una decisione di un tribunale resa in primo grado;
l’opposizione: aperta all’attore nei confronti del quale è stata pronunciata una decisione in contumacia (consentendogli di avere la causa rimessa dal giudice che ha già deciso);

– Rimedi straordinari:

opposizione di terzo: esercitata da un terzo interessato che non era né parte né rappresentato in giudizio;
il ricorso per revisione: consente di ripetere un processo penale o civile alla luce di fatti nuovi;
il ricorso in Cassazione: annulla o conferma una decisione resa in ultima istanza verificando la corretta applicazione della legge.

Rinuncia
Declinazione di un diritto acquisito.

Risoluzione
Annullamento di un contratto da parte dei suoi firmatari o di un giudice.

Recesso
Ci sono due definizioni:

Detto quando una persona riconsidera una decisione che ha preso. Un giudice non può revocare (modificare) una decisione una volta che è diventata definitiva;

Rifiuto di beneficiare di un diritto acquisito.

Revoca
Annullamento di un atto.

Sequestro Sequestro
Procedura eseguita da un ufficiale giudiziario sulla proprietà di un debitore, su richiesta del suo creditore. Garantisce il pagamento di un debito.

Pignoramento
Procedura eseguita da un ufficiale giudiziario, su richiesta di un debitore, per sequestrare una somma di denaro da un conto corrente bancario.

Sequestro-attribuzione
Consente di attribuire immediatamente al creditore, con il solo suo titolo esecutivo, una somma di denaro di cui il suo debitore deve beneficiare, fino a quanto gli è dovuto; non entra poi in concorrenza con gli altri creditori.

Sanzione disciplinare
Provvedimento deciso da un datore di lavoro nei confronti di un dipendente.

Sede
Indica i magistrati che dirigono le controversie loro sottoposte (Giudice o Magistrato di Sede), contrapposti ai magistrati della Procura della Repubblica, che esigono l’applicazione della legge.

Sovvenzione : vedi alimenti

Testimone
Persona che, sotto giuramento, presenta al tribunale fatti di cui è a conoscenza. Tale persona è tenuta a presenziare alla citazione che gli viene inviata, a rispondere senza ambiguità od omissione volontaria alle domande rivoltegli dal giudice.

Deve indicare se i fatti o le osservazioni che riferisce sono avvenuti in sua presenza. In caso contrario, deve specificare le condizioni e le circostanze della sua informativa. In caso di falsa testimonianza, incorre in un procedimento penale per falsa testimonianza. Il testimone può ricevere un compenso su richiesta.

Accordo di transazione
scritto da persone che, di comune accordo, decidono di abbandonare in tutto o in parte le loro pretese per porre fine alla controversia tra di loro.

Tribunale
Composto da uno o più giudici, ha la missione di giudicare.

Tribunale amministrativo
Giurisdizione distinta dai tribunali giudiziari, competente per la risoluzione dei conflitti che coinvolgono un atto o una decisione dell’amministrazione.

Tribunale della Previdenza Sociale
Tribunale specializzato nelle controversie riguardanti gli enti previdenziali (malattia, pensioni, ecc.).

Tribunale commerciale
Giurisdizione composta da giudici eletti dai commercianti, che risolve le controversie tra commercianti.

Tribunal des Conflits
Alta corte il cui compito è quello di risolvere i conflitti di giurisdizione tra i tribunali giudiziari ei tribunali amministrativi.

Tribunal Correctionnel
Istituzione del Tribunal de Grande Instance incaricato di giudicare i reati e, ove applicabile, di pronunciarsi sulle richieste di risarcimento delle parti civili (ovvero persone che si considerano vittime).

Tribunal de Grande Instance
Ci sono due ordini di formazioni all’interno del Tribunal de Grande Instance:

Costituzioni civili: giurisdizioni competenti a giudicare cause civili che comportano importi superiori a € 10.000. Questi tribunali sono gli unici a giudicare le cause relative allo stato civile, alla famiglia e al patrimonio immobiliare;

Tribunali penali: quando giudica un reato, il Tribunal de Grande Instance viene chiamato “Tribunal Correctionnel”.

Tribunale di primo grado
Giurisdizione a giudice unico, il cui scopo è dirimere semplici controversie, il più delle volte relative a somme variabili tra i 4.000 ei 10.000 euro.

Tribunale Marittimo Commerciale
Tribunale speciale che giudica taluni reati e contravvenzioni previsti e puniti dal codice penale della marina mercantile.

Tribunale congiunto per gli affitti rurali
Tribunale specializzato incaricato di giudicare le controversie relative agli agricoltori e più specificamente agli affitti rurali.

Tribunale di Polizia
Quando il Tribunale di Istanza decide in materia penale, si chiama “Tribunale di Polizia”. È composto da un unico magistrato, che giudica le contravvenzioni.

Tribunale per i minorenni
Giurisdizione deputata a giudicare i reati commessi da minori. Composto dal Giudice Minorile (che lo presiede) e da due assessori non professionisti, siede senza la presenza del pubblico.

Usufrutto
E’ il diritto di proprietà che una persona esercita sui beni che gli appartengono. Si suddivide in due situazioni giuridiche distinte:

da un lato, la nuda proprietà che è il diritto di disporre della propria proprietà a proprio piacimento, ed eventualmente di modificarla o distruggerla,

dall’altro, l’”usufrutto” che è il diritto di utilizzare tale bene o di riceverne il reddito, ad esempio nel caso di beni immobili, per riscuotere gli affitti, e se l’usufrutto si riferisce a obbligazioni, per riscuotere gli interessi , infine nel caso di azioni di una società commerciale, per riscuotere dividendi.

Questi due elementi possono avere supporti diversi e in alcune occasioni si possono trovare insieme in una mano. Ad esempio, alla data in cui cessa l’usufrutto, o, in senso inverso, quando l’usufruttuario acquisisce i diritti del nudo proprietario.

Il Codice Civile regola i rapporti dell’usufruttuario e del nudo proprietario e regola anche i loro rapporti con i terzi. Nel diritto della comproprietà, questa situazione pone il problema della rappresentatività dei lotti sui quali grava un diritto di usufrutto. (Vedi articoli 23 della legge del 10 luglio 1965 che forma lo stato di comproprietà degli edifici costruiti e articoli 6 e 64 del decreto n. 67-223 del 17 marzo 1967 adottati per l’applicazione di detta legge).

Quando l’usufrutto riguarda cose consumabili, si parla di “quasi usufrutto”. In tal caso l’usufruttuario può consumare la cosa per proprio uso, previa restituzione di cose della stessa natura e nello stesso numero o nella stessa quantità, al termine del periodo di usufrutto.

In materia successoria, per quanto riguarda i diritti del coniuge superstite nei confronti del quale non sia stata pronunciata alcuna sentenza di divorzio o di separazione legale, le recenti disposizioni del codice civile hanno modificato lo stato precedente o chiarito dei principi che fino a poco tempo fa non sussistevano. Così il Codice prevede che qualsiasi usufrutto spettante al coniuge sui beni del premorto, sia esso derivante dalla legge, da un testamento o da una donazione di beni futuri, fa sorgere l’opzione di conversione in vitalizio, a su richiesta di uno degli eredi nudi proprietari o dello stesso coniuge successore. Non è possibile rinunciare al diritto alla conversione. I coeredi non possono esserne privati ​​per volontà del defunto.

In mancanza di accordo tra le parti, l’istanza di conversione è proposta al giudice. Può essere introdotto fino alla partizione finale. Se acconsente, il giudice determina l’ammontare della rendita, le garanzie che i coeredi debitori dovranno fornire, nonché il tipo di indicizzazione idonea a mantenere l’equivalenza iniziale della rendita usufruttuosa.

Libero
L’aggettivo “vacante” è una parola di origine latina che significa “vuoto”, usata per qualificare un locale che non ha occupante o, più precisamente, per qualificare un immobile che non ha proprietario: si dice anche in questo caso che l’immobile è senza padrone”. Queste ultime espressioni si trovano negli articoli 539 e 713 del codice civile riguardanti il ​​demanio pubblico, e 811 e seguenti del codice civile riguardanti le successioni dette vacanti perché non rivendicate o alle quali gli eredi hanno tutti rinunciato. Su questo argomento si veda la sezione “esherence”.

“Successioni vacanti e successioni dormienti” è il nuovo titolo V del libro III del titolo I del codice civile risultante dalla legge n. 2006-728 del 23 giugno 2006 di riforma delle successioni e delle donazioni (art. 809 e seguenti). Su richiesta di chiunque abbia assicurato, per conto del defunto, l’amministrazione di tutto o parte del suo patrimonio, di ogni altro interessato o del pubblico ministero, il giudice affida al Servizio domini la curatela della successione vacante . Il curatore esercita tutti gli atti conservativi e amministrativi e procede o dispone la vendita dei beni fino all’estinzione delle passività. I proventi netti dal realizzo dell’attività residua sono rilevati. Gli eredi, se presenti, entro il termine per reclamare la successione, hanno il diritto di esercitare il loro diritto su questo prodotto. Quando lo Stato reclama l’eredità di una persona che muore senza eredi o un’eredità abbandonata, deve chiederne l’invio in possesso al tribunale. L’espropriazione dell’eredità termina in caso di accettazione dell’eredità da parte di un erede.

La parola “posto vacante” è utilizzata anche nel diritto del lavoro o nel diritto amministrativo per indicare che un posto di lavoro non è coperto (“posto vacante”) e anche per designare il periodo durante il quale il lavoratore è legalmente autorizzato a lasciare temporaneamente il suo lavoro.

Ferie
Il termine “ferie” designa l’unità di tempo di lavoro su cui si calcola la remunerazione degli interventi di determinati funzionari pubblici o di determinati professionisti. Diciamo poi che sono pagati “a sessione”. È anche la retribuzione corrisposta a determinate persone assunte da una pubblica amministrazione per svolgere un lavoro specifico, generalmente di durata limitata e che vengono definiti “lavoratori a contratto”.

Usato al plurale, il termine era anticamente usato nella lingua del Palazzo per denominare il periodo di ferie annuali durante il quale i Tribunali cessavano di tenere udienze. Si è poi parlato di “vacanze” o “ferie giudiziarie”. Durante questo periodo, le udienze per questioni urgenti sono state tenute solo da un ristretto numero di magistrati all’uopo nominati dal presidente del tribunale. Questi giudici costituivano la “Camera delle ferie” destinata a tenere le “udienze delle ferie”. Attualmente questo sistema è scomparso, i magistrati, come il personale dei Tribunali, si congedano a rotazione.

Titoli
Il termine “titoli” comprende, da un lato, quote rappresentative di conferimenti concessi da investitori in società di persone, quote di prestiti emessi dallo Stato o da enti locali, o da società commerciali, e comprende, dall’altro, i diritti connessi al possesso di azioni di tali società. Questa terminologia viene utilizzata indipendentemente dal fatto che i titoli siano materializzati o meno. Nel regime di tutela, sia che si tratti di tutela di minori o di tutela di adulti protetti, la gestione dei valori mobiliari è soggetta a norme specifiche.

Il decreto n° 2005-112 del 10 febbraio 2005 apporta varie modifiche al decreto n° 67-236 del 23 marzo 1967 sulle società commerciali, in particolare sui valori mobiliari. Per le società i cui titoli di capitale sono ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato e nella misura in cui i valori mobiliari ad emissione immediata o differita siano ad essi assimilabili, il prezzo di emissione è almeno pari alla media ponderata dei valori mobiliari delle ultime tre sedute di negoziazione precedenti il suo fissaggio, eventualmente ridotto di uno sconto massimo del 5%.

Il decreto modifica inoltre le disposizioni relative al contenuto e alla pubblicità dell’avviso di emissione di nuove azioni e le sue modalità. Il decreto specifica anche un certo numero di scadenze, in particolare quella di priorità di sottoscrizione, nonché la durata massima della sospensione della possibilità di ottenere titoli di capitale esercitando i diritti connessi ai titoli di accesso al capitale. Indica il contenuto e le modalità di pubblicità dell’avviso con il quale il consiglio di amministrazione, o il consiglio di gestione, sospende la possibilità di ottenere titoli di capitale. Il testo prevede la nomina di sindaci di contributo in caso di emissione di azioni privilegiate a favore di azionisti nominativi e definisce il contenuto della loro relazione.

Il testo apporta anche diverse modifiche formali al primo comma della sezione V del capo IV del titolo I del decreto del 1967. Il decreto disciplina poi il diritto di opposizione dei creditori in caso di conversione di azioni privilegiate in azioni che comportino un capitale riduzione non motivata da perdite. Determina i termini e le condizioni per la convocazione di assemblee straordinarie che riuniscono i titolari di azioni di una determinata categoria. Il testo specifica il contenuto e le modalità di pubblicazione delle relazioni del consiglio di amministrazione o del consiglio di gestione e del revisore relative all’emissione, al riscatto e alla conversione delle azioni privilegiate, nonché la relazione speciale sull’osservanza da parte della società del diritti specifici connessi alle azioni privilegiate.

Infine, il decreto del 2005 inserisce nel decreto del 1967 una sezione dedicata all’emissione di titoli che danno accesso al capitale. Il testo precisa quali misure la società deve adottare per tutelare gli interessi dei titolari di tali diritti quando decida di emettere, sotto qualsiasi forma, nuovi titoli di capitale con diritto di opzione privilegiato riservati ai propri soci, di distribuire riserve, in denaro o in natura e sovrapprezzo azioni o modificare la distribuzione dei propri utili creando azioni privilegiate. Stabilisce inoltre le modalità di calcolo del corrispettivo in denaro ai possessori di titoli che danno accesso al capitale quando l’esercizio dei loro diritti risulti di importo frazionario.

Consultare il testo di questo decreto in JCP, G, 2005, n° 8, atto. 104 e nella GU del 12 feb. 2005, pag. 2404 e sul sito web di Legifrance.

Vendita

La “vendita” è un contratto con il quale una persona denominata “il venditore” trasferisce, ad un’altra persona denominata “l’acquirente”, i suoi diritti di proprietà su una cosa o un valore di sua proprietà. La forma non incide sulla qualificazione del contratto che può essere oggetto sia di un accordo scritto che di un semplice accordo verbale. La cessione può riguardare beni materiali o diritti. Costituiscono vendite la “cessione del debito” o “cessione del debito”, il trasferimento della nuda proprietà o dell’usufrutto relativo ad un bene o ad un insieme di beni e diritti come il trasferimento di un avviamento, di una clientela o di un brevetto di invenzione. Alcuni tipi di vendita sono soggetti a normative specifiche.

Il conferimento in azienda o lo scambio costituisce vendita.

Alcuni tipi di vendita sono soggetti a normative specifiche, come ad esempio:

– la vendita dell’avviamento (L. 17 marzo 1909, D. 28 agosto 1909).

– la vendita al disimballaggio (L. 30 dicembre 1906 e D. n°62-1463 del 26 novembre 1962).

– le vendite marittime (L. n°69-8 del 3 gennaio 1969).

– l’offerta di vendita cd “televendita” (L. 6 gennaio 1988, n. 88-21).

– compravendita di abitazioni (L. n. 72-1137 del 22 dicembre 1972).

– vendita diretta al consumatore (L. n°73-1193 del 27 dicembre 1973 e D. n°74-429 del 15 maggio 1974).

– vendita in perdita e vendita con sovrapprezzo (L. n°63-628 del 2 luglio 1963 e Ord. n°86-1243 del 1° dicembre 1986).

– vendita a credito (D. n°55-585 del 20 maggio 1955 e D. n°56-775 del 4 agosto 1956).

Alcune clausole incluse nelle vendite sono anche soggette a regolamenti, come segue:

– clausole di esclusiva (L. 14 ottobre 1943).

– clausole relative a prezzi, concorrenza, rifiuto di vendita e pratiche discriminatorie (Ord. n. 45-1483 del 30 giugno 1945, Ord. n. 86-1243 del 1° dicembre 1986 e D. n. °86-1309 del 29 dicembre 1986).

– clausole abusive (L. n°78-23 del 10 gennaio 1978).

Quanto alle vendite pubbliche, esse sono di due tipi. Distinguiamo:

da un lato, le vendite pubbliche effettuate in via amichevole o volontaria quando, ad esempio, i co-divisori si impegnano a far vendere all’asta un oggetto mediante aggiudicazione davanti a un notaio non divisibile in natura,

dall’altro, vendite forzate nel caso in cui un debitore non esegua volontariamente la decisione giudiziale che lo obbliga a pagare somme liquidate con sentenza divenuta esecutiva. Cfr. decreto n. 2006-936 del 27 luglio 2006 relativo alle procedure di pignoramento e ripartizione del prezzo di un edificio.

Per quanto riguarda le vendite pubbliche di mobili, dopo l’ordinazione e varie azioni pubblicitarie, l’asta viene effettuata, o in una sala d’asta o su un mercato pubblico, da un banditore o, in alcuni casi, da un mediatore giurato. Le controversie relative alla ripartizione del prezzo sono portate avanti al giudice dell’esecuzione e, i creditori che non hanno preso l’iniziativa del procedimento, possono opporsi alla sua consegna al venditore. Si procede quindi alla distribuzione ai creditori dei fondi risultanti dalla vendita forzata. In attesa di una revisione generale delle procedure esecutive, in materia di pignoramento si applicano ancora le disposizioni degli articoli L251-3 e seguenti del precedente codice di procedura civile.

In materia di vendite internazionali, la Corte di Cassazione ha stabilito (1° CIV. – 25 ottobre 2005, BICC n° 633 del 1° febbraio 2006) che la Convenzione di Vienna dell’11 aprile 1980, recante un diritto uniforme per la vendita internazionale di merci, costituisce il suo diritto sostanziale francese; come tale è vincolante per il giudice francese, che deve applicarla fatta salva la sua esclusione, anche tacita, ai sensi dell’articolo 6 di quest’ultima convenzione, poiché le parti si sono poste sotto l’influenza di uno specifico diritto. Tutte le parti, avendo invocato e discusso senza riserve la garanzia della cosa venduta ai sensi dell’art. diritto interno vendite,

Violazione del consenso

Ci può essere un impegno valido solo se, nel momento in cui viene impegnato, colui che contrae si trova libero da ogni costrizione. La validità di qualsiasi obbligo presuppone anzitutto che il consenso sia stato prestato da una persona in grado di esprimere una lucida volontà.

Errore, frode o violenza sono vizi del consenso. Se il consenso dell’autore dell’impegno è ritenuto invalido, l’atto giuridico, sia esso unilaterale o sinallagmatico, è suscettibile di annullamento.

Annullare un contratto è una cosa seria perché mette in discussione la sicurezza delle transazioni. Spetta, quindi, alla parte che eccepisce l’invalidità dell’atto, stabilire che senza l’intervento di errore, manovre fraudolente o atti di violenza, non avrebbe contratto. Per una corretta analisi del caso, i giudici tengono conto della personalità della persona che deduce tale motivo e delle circostanze di fatto che possono rendere plausibile la tesi così sostenuta. Essi devono in particolare determinare se l’intensità dell’evento abbia costituito un ostacolo insormontabile all’esercizio del libero arbitrio della persona che afferma di esserne stata privata. La violazione dell’obbligo precontrattuale di informare può costituire vizio del consenso, come ha statuito la Corte di Cassazione (Com. 10 febbraio 1998, Boll., 1998, IV, n. 71, p.

Warrant
Definizione finanziaria: diritto che si acquista e che rende possibile acquistare o vendere un’azione ad un determinato prezzo durante un determinato periodo.

Definizione commerciale: cambiale sottoscritta da un commerciante e assicurata da merci