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La sola differenza dei diplomi non consente di stabilire una differenza retributiva tra dipendenti che svolgono le medesime funzioni, a meno che non si dimostri che il possesso di uno specifico diploma attesti conoscenze specifiche utili per l’esercizio della posizione occupata.
Parità retributiva
In questo caso, un dipendente che era in azienda da più di vent’anni aveva visto il suo datore di lavoro assumere un ingegnere neolaureato per svolgere il suo stesso lavoro. Appena assunto, l’ingegnere aveva percepito uno stipendio superiore del 20% al suo. Aveva quindi sequestrato i prud’hommes per ottenere il risarcimento dei danni per disparità di trattamento.
La Corte di Cassazione ritiene che “se le qualità professionali o la differenza nella qualità del lavoro possono costituire motivi oggettivi che giustificano una disparità di trattamento tra due dipendenti che occupano la stessa mansione, tali elementi idonei a giustificare maggiori incrementi retributivi o una più rapida progressione della indice di griglia, per il lavoratore più meritevole, non può giustificare una disparità di trattamento in sede di assunzione, in un momento in cui il datore di lavoro non ha ancora potuto valutare le qualità professionali”.
Il datore di lavoro non può pregiudicare le migliori qualità professionali di un dipendente qualificato rispetto a quelle di un dipendente non qualificato ma di grande esperienza. È solo una volta che le qualità professionali si sono rivelate nell’esecuzione del lavoro che il datore di lavoro potrà premiare questo dipendente con una migliore remunerazione.
Parità retributiva
La parità retributiva è un principio fondamentale che promuove l’equità e la non discriminazione sul posto di lavoro. Stabilisce che i dipendenti che svolgono lo stesso lavoro o un lavoro simile dovrebbero ricevere la stessa retribuzione, indipendentemente dalle loro caratteristiche personali come sesso, razza o età. Questo principio garantisce che gli individui siano remunerati in base al valore del loro lavoro piuttosto che a fattori arbitrari. Sebbene possano esistere differenze di retribuzione basate su fattori quali l’esperienza lavorativa o le qualifiche, è essenziale dimostrare che tali differenze sono direttamente correlate alle conoscenze o competenze specifiche richieste per la posizione. L’assenza di una valida giustificazione per i divari retributivi può comportare conseguenze legali,