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E-mail di prova L’uso di una cassetta postale sul posto di lavoro è abbastanza gratuito. Ma attenzione agli eccessi, tanto più che la giurisprudenza è complessa!

POSSO UTILIZZARE LA MIA PROFESSIONAL BOX PER SCOPI PRIVATI?

E-mail di prova Il dipendente è autorizzato a utilizzare la sua casella di posta professionale per scopi privati, a condizione che tale uso rimanga ragionevole. L’uso sistematico e ricorrente che invade troppo l’orario di lavoro può essere sanzionato dal datore di lavoro.
Il datore di lavoro può comunque vietare l’uso della tua casella di posta professionale per scopi privati, ma deve in questo caso autorizzare l’uso di una casella di posta consultabile su Internet, come Yahoo o Google.
Il datore di lavoro può comunque vietare l’uso di caselle di posta consultabili su Internet, ma in tal caso deve autorizzare i propri dipendenti ad utilizzare la casella di posta per scopi privati.
In tutti i casi, la giurisprudenza afferma che il lavoratore ha diritto al rispetto della sua vita privata durante il lavoro.

LE MIE CONSULENZE INTERNET POSSONO ESSERE CONSULTATE DAL MIO DATORE DI LAVORO?

Le email ricevute dagli strumenti messi a disposizione dal datore di lavoro sono di default considerate professionali. Il datore di lavoro, quindi, ha diritto di ispezione, in qualsiasi momento, senza doverne avvertire il lavoratore.
Il datore di lavoro, invece, non può in nessun caso consultare le email identificate come private.
Tieni presente che le email private devono essere identificate come tali; nell’intestazione o in una scheda specifica.

COSA IN UN’E-MAIL PUÒ ESSERE TENUTA CONTRO DI ME?

Il datore di lavoro può contestare, in una e-mail alla quale avrà avuto accesso, osservazioni ingiuriose, diffamatorie, un abuso della libertà di espressione, anche la violazione della riservatezza o la violazione del segreto professionale a seconda del settore di attività (vale a dire che pochi le professioni sono soggette al segreto professionale).
NOTA: in nessun caso gli si può rimproverare un elemento della vita privata del lavoratore.

COSA STO RISCHIANDO?

Tutto dipende dal guasto identificato. Si va dal semplice ammonimento, con convocazione all’ufficio del datore di lavoro, al licenziamento senza preavviso in caso di colpa grave.

NB

Quanto alle mie consultazioni su Internet, e per quanto pornografiche possano essere le foto contestate, la Corte di Cassazione ha stabilito, in particolare con sentenza del 10 maggio 2012, che un fascicolo informatico intitolato “I miei documenti”, in un computer dell’ufficio, non è un fascicolo personale. La sua apertura da parte del datore di lavoro non costituisce, quindi, una violazione della privacy.
Pertanto, il dipendente che intenda riservare uno spazio dedicato ai documenti, e alle email personali salvate sul proprio computer professionale, dovrà manifestare chiaramente il carattere personale mediante opportuna menzione.

Société d’Avocats DAMY, Nizza, E-mail privata o professionale dovrebbero essere differenziate?, Aggiornamento 2022