Tempo di lettura stimato (in minuti)

Diritti di credito  La Corte di Cassazione ha recentemente ribadito che si qualifica come operazione di credito al consumo una vendita rateale, dilazionata o frazionata , che attribuisce all’acquirente la facoltà di esercitare il proprio diritto di  recesso.

Operazione di credito al consumo e diritto di recesso: –

In un caso specifico, un privato aveva ordinato bottiglie di vino a un viticoltore durante una fiera. Il prezzo concordato era pagabile in sei rate mensili dopo la consegna del vino. Tuttavia, il cliente non ha effettuato l’acquisto ed è stato successivamente condannato al pagamento delle rate mensili ancora da saldare. Il cliente contesta tale decisione, sostenendo che gli è stata negata la possibilità di esercitare il proprio diritto di recesso. In data 3 luglio 2013 la Corte di Cassazione si è pronunciata in favore del cliente.

Secondo la Corte, una vendita accompagnata da pagamenti rateali rientra nella categoria delle operazioni di credito al consumo. Di conseguenza, l’acquirente deve beneficiare di un periodo di recesso, indipendentemente dal fatto che la vendita sia avvenuta tramite propaganda o che il cliente abbia firmato il contratto presso uno stand fieristico.

Protezione dei consumatori in termini di pagamento: –

È importante notare che per legge è considerato credito al consumo qualsiasi disposizione di pagamento, compresi prestiti, scoperti o dilazioni di pagamento, a meno che non riguardi importi inferiori a 200 euro o sia effettuata in un periodo molto breve senza alcun costo .

Questa decisione ribadisce la tutela accordata ai consumatori nelle operazioni che prevedono contratti di credito. Garantisce che i consumatori abbiano la possibilità di riconsiderare il loro acquisto ed esercitare il loro diritto di recesso quando stipulano tali accordi. Qualificando le vendite rateali come operazioni di credito al consumo, la Corte mira a salvaguardare gli interessi degli acquirenti ea promuovere pratiche di mercato leali e trasparenti.

In sintesi, la Corte di Cassazione ha chiarito che una vendita con pagamenti rateali, dilazionati o frazionati è qualificata come operazione di credito al consumo, dando luogo al diritto al termine di recesso. Indipendentemente dalle circostanze in cui è avvenuta la vendita, i consumatori hanno il diritto di esercitare il loro diritto di recesso, contribuendo così a un  ambiente commerciale più equo e amichevole.