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Sentenza della sezione sociale della Corte di Cassazione dell’8 ottobre 2014 n° 13-11.789

Di Maître Grégory DAMY e Steeve GRASSI Studi legali a Nizza.

La decisione del medico del lavoro che dichiara il dipendente non idoneo è sempre una decisione difficile da ascoltare.

Tuttavia, le conseguenze di questo avviso di incapacità sono molto limitate e il datore di lavoro è obbligato a cercare una soluzione di riclassificazione del dipendente non idoneo, offrendogli un nuovo posto o adattando quello precedente.

Capita però che il datore di lavoro non sia in grado di offrire una soluzione di riclassificazione, oppure che il dipendente rifiuti il ​​nuovo posto offerto, e il datore di lavoro deve quindi pronunciare il licenziamento del dipendente per incapacità accertata dal punto di vista medico.

Questo è il momento in cui il dipendente deve essere vigile. Il licenziamento per inabilità dà luogo al pagamento di un’indennità di fine rapporto legale o convenzionale.

Accade che alcuni contratti collettivi prevedano che il lavoratore licenziato per incapacità non professionale non abbia diritto all’indennità contrattuale di licenziamento.

La Corte di Cassazione si è appena pronunciata su tali disposizioni dichiarandole nulle perché discriminatorie in un considerando che non potrebbe essere più chiaro:

“Ma posto che, in assenza di un elemento oggettivo e rilevante che lo giustifichi, è nullo a causa del suo carattere discriminatorio fondato sullo stato di salute del lavoratore, la previsione di un contratto collettivo che esclude i dipendenti licenziati per causa di inabilità derivante da un malattia o infortunio non professionale a beneficio del trattamento di fine rapporto che istituisce”

Pertanto, il contratto collettivo non può privare il lavoratore della sua indennità convenzionale di fine rapporto in caso di licenziamento per incapacità non professionale.

Protezione contro la discriminazione

La protezione contro la discriminazione è un aspetto fondamentale delle società moderne, volto a garantire parità di trattamento e opportunità a tutti gli individui. La discriminazione può avvenire sulla base di diversi motivi, quali razza, sesso, età, disabilità, religione o orientamento sessuale. Mina i principi di equità, dignità e rispetto e ostacola il progresso sociale.

Proteggere gli individui dalla discriminazione è essenziale per mantenere una società giusta e inclusiva. In molti paesi sono state stabilite leggi e regolamenti per fornire protezione legale e rimedi alle vittime di discriminazione. Queste leggi proibiscono pratiche discriminatorie in vari ambiti, tra cui l’occupazione, l’istruzione, l’edilizia abitativa e i servizi pubblici.