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CONDIZIONI DA SODDISFARE.

La creazione di un’associazione di vittime è possibile quando un certo numero di persone ha subito insieme lo stesso danno. Occorre poi depositare statuti, scegliere un presidente, dotarsi di un ufficio che agisca per conto dell’associazione. Inoltre, è possibile aderire ad un’associazione esistente.

 

ESSERE BEN CONSIGLIATI.

Il raggruppamento permette di essere meglio informati. Le vittime possono elaborare strategie insieme, consultare avvocati e quindi avvicinarsi meglio alla consulenza legale e alle scelte da compiere durante la procedura.

 

PER ESSERE COMPENSATI MEGLIO.

L’associazione delle vittime permette di difendere meglio i loro diritti al risarcimento: ad esempio, il risarcimento integrale quando si è vittime di lesioni personali, o il risarcimento per danni materiali dopo una calamità naturale. L’associazione delle vittime ha più peso nelle trattative e nei procedimenti legali. Le sue richieste sono anche più coerenti e quindi più facili da elaborare per assicuratori o fondi di garanzia.

 

POTER COSTITUIRE PARTE CIVILE.

L’associazione, nella misura in cui soddisfa le condizioni del codice di procedura penale, può accedere a tutti gli elementi del fascicolo, richiedere atti al giudice e partecipare alla ricerca della verità.

 

COME MEZZO DI PRESSIONE.

Insieme, le vittime sono più forti nell’esercitare pressioni sull’istituzione giudiziaria, sugli assicuratori e sulle autorità pubbliche. Nell’ambito delle azioni preventive, un’associazione può anche lottare per aiutare a migliorare la legislazione, gli standard e la protezione.

Studio legale DAMY , Nizza, Perché creare un’associazione di vittime?, Aggiornamento 2022