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Sviluppo di società di partecipazione finanziaria multiprofessionali (SPFPL)

È appena stato compiuto un passo decisivo nello sviluppo di un quadro giuridico che consenta il raggruppamento di professionisti contabili e legali, con l’obiettivo di offrire ai clienti che lo desiderano uno sportello unico per il trattamento dei propri legali e commercialisti.

Il Decreto n. 2014-354 del 19 marzo 2014 ha infatti un significato simbolico, in quanto integra, rendendo effettiva la possibilità di procedere alla creazione di Società a Partecipazione Finanziaria Multiprofessionale (SPFPL) , un processo di evoluzione della nostra legge avviato nel 2001, ma discussa dall’entrata in vigore della legge 24 luglio 1966 sulle società commerciali. In altre parole, la fase dell’“interprofessionalità capitalistica” è ormai superata. Avvocati, notai, ufficiali giudiziari, commercialisti, banditori giudiziari, revisori e consulenti in proprietà industriale possono ora unirsi per sviluppare insieme progetti finanziari e di investimento, pur mantenendo la loro specifica autonomia. nell’esercizio della loro professione.A livello tecnico, l’articolo 32-1 della legge n° 90-1258 del 31 dicembre 1990 e le sue disposizioni di attuazione consentiranno la creazione di società holding, suscettibili di assumere la forma di una SARL, una SA, una SAS o una SCA , che deterranno contestualmente azioni o partecipazioni in SEL o società commerciali di diritto comune in una delle sette professioni sopra menzionate. Attesa da diversi anni, l’interprofessionalità rispecchia le esigenze espresse sia dai professionisti che dai loro clienti.I primi potranno così “investire insieme per agire insieme”, nelle parole di Edouard de Lamaze, procedendo alla comunicazione e condivisione delle informazioni raccolte da tutte le professioni collegate, e mettendo in comune un certo numero di servizi necessari per lo svolgimento svolgere le loro attività, quali in particolare le attività di segreteria e il monitoraggio legislativo e regolamentare.

Vantaggi e sfide dell’interprofessionalità nei servizi legali e contabili

Percepita come uno strumento di “conquista ed efficienza”, tale innovazione rafforza anche la capacità dei professionisti francesi interessati di fronteggiare la formidabile concorrenza straniera, alla cui testa fanno capo colossali strutture anglosassoni che hanno fatto della multidisciplinarietà il loro principale asset di parecchi anni. Se dunque l’entrata in vigore di un tale testo merita, come avrete capito, di essere accolta con favore, va tuttavia rilevato che la natura prettamente capitalistica dell’interprofessionalità così instaurata consente il permanere di alcune barriere, poiché ogni professione sarà in principio conserva la sua totale autonomia e continuerà ad essere soggetto alle proprie regole etiche, cosicché resterà necessariamente un divario con i metodi di lavoro anglosassoni.

Studio Legale DAMY