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Obblighi del datore di lavoro Fino al 1° gennaio 2017 i dipendenti che utilizzavano i veicoli forniti dall’azienda erano esentati dalla detrazione dei punti per violazioni del codice della strada. Dal 1° gennaio, però, i datori di lavoro sono tenuti a dichiarare l’identità del conducente entro 45 giorni, altrimenti rischiano una multa di 750 euro. Inoltre, devono adottare misure adeguate se scelgono di pagare la multa al posto del dipendente colpevole .
Obblighi e rischi per i datori di lavoro in merito alle violazioni del codice della strada da parte dei dipendenti: –
Obblighi del datore di lavoro In una sentenza del 9 marzo 2017, la Corte di Cassazione ha confermato che “è considerato un vantaggio il pagamento di multe per infrazioni stradali commesse da un dipendente dell’azienda (…) . La copertura di tali reati è assimilata alla retribuzione ed è pertanto soggetta a contribuzione previdenziale, al pari di ogni retribuzione corrisposta ai lavoratori in cambio o in occasione del lavoro.
Di conseguenza, l’importo della multa pagata dal datore di lavoro deve essere incluso nella base dei contributi versati all’URSSAF per evitare possibili adeguamenti. Il legislatore ha colmato le lacune del sistema, perché i datori di lavoro, che spesso preferiscono tutelare i propri dipendenti, si trovano ora in una situazione delicata.
Considerazioni legali e responsabilità del datore di lavoro per il pagamento delle multe: –
Lo studio legale Damy, specializzato in diritto penale e diritto del lavoro, ha fornito questa intuizione nel 2022. Lo studio insiste sulla necessità che i datori di lavoro rispettino gli obblighi di comunicazione e considera il pagamento di multe per conto dei dipendenti come una forma di remunerazione soggetta a socialità. contributi previdenziali. . Questa decisione pone i datori di lavoro in una posizione difficile mentre si trovano a navigare nel delicato equilibrio tra la protezione dei propri dipendenti e il rispetto dei propri obblighi ai sensi della legge .