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Il carpooling e la concorrenza, come stabilito dalla Corte di Cassazione il 12 marzo 2013, è considerato legale e non costituisce concorrenza sleale nei confronti di un’azienda di trasporto pubblico, purché siano soddisfatte determinate condizioni. Nello specifico, il carpooling dovrebbe essere gratuito o comportare un’equa condivisione dei costi associati all’utilizzo del veicolo .

Legittimità del carpooling: chiarire le affermazioni sulla concorrenza sleale: –

Il caso in questione ha coinvolto un’azienda di trasporti che ha notato una significativa diminuzione del numero di passeggeri che utilizzano i propri autobus. L’azienda ha intentato una causa contro un gruppo di dipendenti di un’altra azienda, accusandoli di contribuire alla concorrenza sleale non utilizzando più i servizi dell’azienda di trasporti e organizzando invece accordi di carpooling per i loro spostamenti tra le loro residenze e il posto di lavoro.

La Corte di Cassazione ha stabilito che in tale scenario non sussiste concorrenza sleale. I dipendenti avevano semplicemente organizzato tra di loro un sistema di car pooling, sia offrendo il trasporto gratuito a rotazione sia compensando l’autista per spese come carburante, pedaggi, assicurazioni, manutenzione del veicolo e altro.

Differenziare il carpooling equo dal trasporto illegale di passeggeri:-

Tuttavia, nello stesso caso, la Corte di Cassazione ha stabilito che un autista che effettuava regolarmente il trasporto di passeggeri a pagamento utilizzando un minibus era effettivamente impegnato in una concorrenza sleale nei confronti dell’azienda di trasporto.

Va notato che la legge non prevede uno status specifico per il carpooling e questa sentenza ha segnato la prima volta che la Corte di Cassazione si è pronunciata sulla legalità del carpooling. La decisione chiarisce che finché il carpooling aderisce al principio della condivisione dei costi o rimane gratuito, non viola i diritti delle aziende di trasporto pubblico né crea concorrenza sleale.

Queste informazioni, fornite dallo Studio Legale DAMY nel 2022, sottolineano la legalità del carpooling sottolineando l’importanza del rispetto delle condizioni delineate dalla Corte di Cassazione. I datori di lavoro e le persone impegnate in accordi di car pooling dovrebbero garantire il rispetto della legge, in particolare per quanto riguarda la condivisione dei costi, per evitare potenziali implicazioni legali .