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Che tu sia un atleta professionista o dilettante, l’uso di prodotti dopanti è proibito dalla legge durante una competizione. Anche i controlli antidoping sono severi e l’atleta rischia sanzioni disciplinari e anche penali.

Quali sono i prodotti vietati?
Ogni anno, un decreto stabilisce l’elenco dei prodotti non autorizzati durante una competizione e durante l’allenamento. Alcuni prodotti, come gli stimolanti, sono vietati solo durante le competizioni. Altri prodotti sono definitivamente vietati: steroidi anabolizzanti, ormoni della crescita, EPO… Infine, ci sono prodotti vietati in alcuni sport: l’alcool… È inoltre necessario evitare l’automedicazione e diffidare degli integratori alimentari venduti su Internet in quanto potrebbero contenere sostanze proibite. sostanze.

Come siamo controllati?
Gli atleti devono rendersi disponibili a sottoporsi a tali controlli. Gli atleti che fanno parte di un gruppo target determinato dalle autorità competenti sono tenuti a specificare dove si trovano. Tale obbligo è sanzionato, tre mancati controlli comportano una sospensione da uno a due anni. Devono essere sempre localizzabili.
Questa nozione ha inoltre suscitato il malcontento generale della comunità sportiva, rilevando che si trattava in particolare di un ostacolo alla loro libertà di movimento. Tuttavia, il Consiglio di Stato ha convalidato questa nozione di localizzazione. Ha ritenuto che “queste disposizioni pregiudichino il diritto al rispetto della vita privata e familiare degli atleti interessati solo nella misura necessaria e proporzionata agli obiettivi di interesse generale perseguiti dalla lotta al doping, in particolare la tutela della salute degli atleti nonché la garanzia di correttezza ed etica nelle competizioni sportive”.
I controlli antidoping sono richiesti dall’Agenzia francese antidoping (AFLD). Sono eseguiti da medici autorizzati. Questi sono più comunemente test delle urine, ma potrebbero esserci anche esami del sangue e dei capelli. Se i risultati sono positivi, l’atleta può richiedere una seconda opinione. Se si rifiuta di fare i test, il controllo sarà considerato positivo.

Cosa stiamo rischiando?
Le sanzioni sono le stesse per tutti gli sport. Possono essere sportive come il ritiro delle medaglie, delle qualifiche, dei premi…
Possono essere previste anche sanzioni disciplinari come l’interdizione dalle competizioni da 2 a 6 anni per la prima infrazione e, in caso di seconda infrazione, il il divieto può variare da 4 anni alla sospensione definitiva. Infine, sono possibili sanzioni penali se l’atleta ha consumato sostanze illecite (cannabis, cocaina, ecc.) o ha rifiutato di sottoporsi al test.

Studio Legale DAMY, Nizza, Doping nello sport: a che punto siamo?, Aggiornamento 2022