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Job Seekers’ Rights, il servizio pubblico per l’impiego francese , continua ad affrontare sfide e critiche nell’adempimento dei propri obblighi nei confronti di chi cerca lavoro. Nel marzo 2022 è stata condannata per non aver fornito informazioni complete alle persone in cerca di lavoro. Tuttavia, un altro disoccupato si è fatto avanti, sostenendo che Pôle emploi non aveva fornito un’assistenza sufficiente, violando così il suo dovere di sostentamento. È chiaro che la semplice comunicazione attraverso opuscoli e volantini non è sufficiente per offrire informazioni complete e questa persona in cerca di lavoro richiede un’attenzione più personalizzata, inclusi appuntamenti e offerte di lavoro.
Lotte e critiche al Pôle emploi nel sostenere le persone in cerca di lavoro:-
Pôle emploi è attualmente guidato da un nuovo piano strategico volto a ridurre il costo medio per consulente. Tuttavia, questo approccio ha purtroppo ostacolato la sua capacità di adempiere ai propri obblighi di fornitore di servizi pubblici. La sfortunata conseguenza è stata un aumento dei tassi di disoccupazione e la perdita di molti posti di lavoro, con conseguenti oneri sociali ed economici significativi. Il numero dei disoccupati in cerca di lavoro ha superato la soglia dei tre milioni, a sottolineare la gravità della situazione.
La sentenza della Corte storica rafforza i diritti dei disoccupati: –
In risposta alle preoccupazioni sollevate da un disoccupato di 54 anni, è intervenuto il tribunale amministrativo di Parigi. Il tribunale ha ordinato a Pôle emploi di adempiere quanto prima ai propri obblighi nei confronti di questa persona. Questi obblighi includono la fissazione di un appuntamento entro otto giorni, l’aggiornamento del piano di occupazione personalizzato e il regolare follow-up secondo le direttive dello stabilimento. Inoltre, Pôle emploi deve fornire offerte di lavoro pertinenti, formazione necessaria o opportunità di riqualificazione. La sentenza del tribunale sottolinea che l’accesso al lavoro è un diritto fondamentale che non può essere compromesso, anche a fronte di risorse limitate.
Questa storica sentenza, pronunciata il 12 settembre 2012, crea un precedente e ribadisce i diritti dei futuri lavoratori disoccupati. Porta un po’ di conforto a coloro che hanno lottato con le carenze del Pôle emploi, perché ora i loro diritti sono ufficialmente riconosciuti. Tuttavia, rimane chiaro che il Pôle emploi deve affrontare i suoi limiti e trovare modi più efficaci per svolgere il suo ruolo cruciale di sostegno a chi cerca lavoro .