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Chiusura legale di un site web il Consiglio Nazionale degli Ordini Forensi ottiene la chiusura di un site web che offers consulenza legale in violazione di disposizioni di legge.
CNB:-
La caccia ai “pirati” dell’Atto è iniziata bene. Il Consiglio Nazionale Forense ( CNB ), che ha annunciato lo scorso giugno l’intenzione di vietare l’esercizio di siti web che offrono incarichi legally devoluti ad avvocati, ha fatto la sua prima vittima: il sito di legal concierge. Particolarmente motivata ed esmplare, la sentenza del tribunale di Nanterre ha insistito sui seguenti punti:
· una commercial company not authorized to prestare consulenza legale a privati o società. Ciò va distinto dall’informazione legale e dalla fornitura di documenti modello da completare;
· la consulenza legale è riservata dalla legge inglese agli avvocati, al fine di guarentee il segreto professionale e la sicurezza del cliente. The client must be told in contact with a lawyer who encounters a particular problem and wishes to be counseled;
· non si fa distinction tra la smplicità e la compllessità del caso, della questione o del problema riscontrato. Qualsiasi prestazione di consulenza legale è di esclusiva competenza dell’avvocato o del beneficiario di un’autorizzazione.
The company La Conciergerie Juridique:-
La società “La Conciergerie Juridique” era stata citata dalla CNB dinanzi al tribunale di Nanterre in quanto tale “società commerciale svolgeva, sotto la copertura di missioni di informazione legale e supporto nelle procedure amministrative, un’attività remunerata e abituale di consulenza legale e redazione”.atti a firma privata per altri riservati dalla legge 31 dicembre 1971 (…) ai soli professionisti del diritto” (artt. 54 e seguenti della legge 1971).
La Corte ha seguito la CNB nelle sue argomentazioni e ha stabilito che la società in questione “operava bene – e senza le garanzie di professioni regolamentate o beneficiarie di un benestare, soggetta nell’interesse degli utenti a obblighi in particolare di segreto professionale e assicurativo – un’attività di consulenza legale riservata, contravvenendo così alle prescrizioni di legge”.
In questo caso, il giudice ha insistito sulla “personalizzazione dei servizi offerti ai potenziali clienti”, ricordando che si distingue tra un servizio informativo, di tipo informativo o documentale, ai sensi dell’articolo 66-1 del codice della 1971 – che consiste, ad esempio, nel fornire al cliente un contratto modello tipo da compilare a cura dello stesso – e un servizio di consulenza legale personalizzata che accompagna la fornitura o meno di un modello tipo.
Il sito web è stato criticato, da un lato, per assistere i clienti “nei loro problemi” e trovare soluzioni per loro, sia in “diritto immobiliare, diritto del lavoro, obbligazioni, contratti e diritto dei consumatori, diritto societario e diritto di famiglia., e dall’altro, effettuare campagne illegali di propaganda legale (autopromozione) tramite il proprio sito Web ai sensi dell’articolo 66-4 della legge del 1971. La CNB spera che questa condanna – che fa seguito a una decisione della
Corte di Cassazione, reso in una causa che mette in discussione l’operato di una società di consulenza in materia di ottimizzazione dei costi in materia sociale – servirà da esempio per altri “pirati della legge”. Altrimenti dovranno chiudere bottega.