Tempo di lettura stimato (in minuti)
La stabilità finanziaria obbliga, tutti sono chiamati a raddrizzare i conti pubblici, a cominciare dagli istituti di credito. Questi ultimi, infatti, sono soggetti quest’anno ad un contributo eccezionale in aggiunta all’imposta sul rischio sistemico (TRS), che ha in definitiva l’effetto di raddoppiare l’importo di quest’ultimo.
Contributo straordinario e imposta sul rischio sistemico: obblighi per gli enti creditizi:-
Entro la fine di settembre 2012 dovrà essere versato un importo pari a quello dell’imposta sul rischio sistemico pagata nell’aprile 2012 dai maggiori gruppi bancari. In primis gli istituti di credito. Quest’anno sono soggetti a un contributo eccezionale in aggiunta all’imposta sul rischio sistemico (TRS), raddoppiando così l’importo dell’imposta.
Istituzioni applicabili e linee guida sui pagamenti: –
Sono soggetti a tale imposta e contributo: enti creditizi, società di investimento, società di mercato, partecipanti a stanze di compensazione, società autorizzate a svolgere specifica attività di custodia o amministrazione di strumenti finanziari, istituti di pagamento, società finanziarie e società di partecipazione finanziaria mista. L’articolo 9 della seconda legge finanziaria di modifica per il 2012 crea il contributo eccezionale specifico per alcuni enti creditizi.
La legge prevede che i soggetti assoggettati all’imposta di sistema debbano versare un contributo eccezionale pari all’importo del TRS dovuto nel 2012. Il termine per il versamento è il 31 agosto 2012 e dovrà essere versato entro il 30 settembre 2012. Per garantire la sostenibilità delle entrate l’anno successivo, la legge introduce anche il raddoppio dell’aliquota dell’imposta sul rischio sistemico. Dal 1° gennaio 2013 il tasso TRS passerà dallo 0,25% allo 0,5% del capitale minimo richiesto agli istituti bancari .
Il ministero delle Finanze prevede un rendimento di 1,6 miliardi di euro, fornito principalmente dai cinque maggiori gruppi bancari francesi (BNP Paribas, Société Générale, Banque Populaire Caisses d’Épargne, Crédit Agriculture e CIC), grazie al raddoppio del tasso TRS. Queste misure mirano a rafforzare la stabilità finanziaria e rafforzare la resilienza del settore bancario in Francia.