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Contratti e riqualificazioni La Corte di Cassazione ricorda che un datore di lavoro non può avvalersi di contratti a tempo determinato (CDD) o di incarichi temporanei per ricoprire stabilmente una posizione legata all’attività regolare e stabile dell’impresa. Questo principio è stato riaffermato in un recente caso in cui un dipendente aveva lavorato come esattore per una società autostradale, essendo impiegato con 32 contratti precari successivi, costituiti da 19 contratti a tempo determinato seguiti da 13 incarichi temporanei, della durata di 18 mesi .
Divieto di utilizzo sistematico di contratti a tempo determinato e incarichi ad interim: –
Il dipendente ha richiesto la riqualificazione di tali contratti e incarichi in contratto a tempo indeterminato (CDI) fin dall’inizio del suo impegno in azienda. La Corte di Cassazione si è pronunciata in favore del lavoratore, ritenendo che, nell’ambito dei contratti a tempo determinato e degli incarichi temporanei, il lavoratore svolgeva sistematicamente le stesse mansioni, possedeva le stesse qualifiche e percepiva la stessa retribuzione. Sebbene i contratti fossero intervallati da intervalli, era evidente che il dipendente era stato impiegato direttamente nelle operazioni regolari e continuative dell’azienda per un periodo considerevole.
Riqualificazione dei contratti e degli incarichi: diritti del lavoratore e conseguenze giuridiche:-
È importante notare che la riclassificazione di un contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato dopo la sua scadenza comporta uno specifico indennizzo sotto forma di indennità di riqualificazione, nonché indennità di fine rapporto e risarcimento del danno da licenziamento. ingiustificato, se necessario. Il lavoratore può avere diritto anche a un’indennità di precarietà.
Queste informazioni, fornite dal Gabinetto DAMY nel 2022, sottolineano l’importanza di rispettare le disposizioni contrattuali adeguate ed evitare l’appropriazione indebita di contratti a tempo determinato o incarichi ad interim per posizioni da ricoprire su base permanente. Ricorda ai datori di lavoro di rispettare le leggi e i regolamenti sul lavoro riguardanti la corretta classificazione e la durata del rapporto di lavoro, garantendo un trattamento equo e la sicurezza del lavoro per i dipendenti.