Cass. Soc. 3 luglio 2024, n. 23-14.227
Un dipendente ha il diritto di contestare il parere del medico del lavoro che lo dichiara inabile al lavoro, il che esonera il datore di lavoro da qualsiasi obbligo di ricollocamento del dipendente?
È questa la domanda a cui ha dovuto rispondere la Divisione Sociale della Corte di Cassazione in una sentenza del 03 luglio 2024 (n. 23-14.227).
In questo caso, a seguito di una visita di ritorno al lavoro, la sig.ra W. è stata dichiarata inidonea a ricoprire qualsiasi posizione all’interno dell’azienda, il che ha sollevato il datore di lavoro dall’obbligo di ricollocarla.
La sig.ra W ha quindi presentato un ricorso al tribunale del lavoro per contestare il parere del medico del lavoro che la dichiarava inidonea al lavoro.
Nella sua difesa, il datore di lavoro ha sostenuto che la signora W doveva essere dichiarata inammissibile per mancanza di legittimazione. Tuttavia, la Corte d’appello ha respinto questa argomentazione.
La Corte di Cassazione ha confermato la decisione, dichiarando il ricorso ammissibile e riconoscendo al lavoratore il diritto di contestare il parere del medico del lavoro che lo dichiarava inidoneo al lavoro, privandolo così del suo diritto al ricollocamento.
Maître DAMY, avvocato a Nizza e membro dell’associazione degli avvocati specializzati in diritto del lavoro, è al vostro fianco per consigliarvi e assistervi nella risoluzione delle vostre controversie con il datore di lavoro.