Durante la liquidazione dell’eredità, l’erede che aveva una procura sui conti del defunto può essere tenuto a riferire ai suoi coeredi sull’utilizzo dei fondi che ha potuto prelevare.
È quanto ha appena ricordato la Corte di Cassazione in un caso in cui un padre aveva dato delega sui suoi conti correnti a una delle sue figlie. Aveva effettuato ingenti prelievi di fondi. Alla morte della madre, gli altri suoi figli chiesero ed ottennero che le fosse ordinato di restituire all’eredità le somme che non poteva giustificare essere state utilizzate a beneficio del padre.
Una giurisprudenza consolidata riconosce agli eredi il diritto di chiedere giustificazioni al rappresentante del defunto che abbia beneficiato di procura sui conti di quest’ultimo.
A questo erede può anche essere richiesto di restituire i fondi se non giustifica di averli utilizzati nell’interesse o per i bisogni del defunto.
Infatti, se una procura consente di agire sul conto bancario di un’altra persona, è nell’interesse di questa persona e non nell’interesse dell’agente.
In alcuni casi, ad esempio di manovre fraudolente, questo erede può anche essere accusato di occultamento di eredità ed essere privato della sua quota dei fondi così occultati.
Studio Legale DAMY 2022
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Responsabilità degli eredi La Corte di Cassazione ha recentemente ribadito che durante la liquidazione di un patrimonio, un erede che deteneva una procura sui conti del defunto può essere obbligato a rendere conto dei fondi prelevati ai propri coeredi. Questo promemoria è arrivato in un caso in cui un padre aveva concesso procura sui suoi conti bancari a una delle sue figlie, che aveva effettuato prelievi sostanziali. Quando il genitore è deceduto, gli altri figli hanno chiesto e ottenuto con successo un ordine del tribunale che richiedeva alla figlia di restituire gli importi che non poteva giustificare come utilizzati a beneficio del padre .
Obblighi di segnalazione degli eredi con procura:-
I precedenti giuridici accertati riconoscono il diritto degli eredi di chiedere giustificazioni a un rappresentante che deteneva la procura sui conti del defunto. Inoltre, se il rappresentante non riesce a dimostrare che i fondi sono stati utilizzati nel migliore interesse o per i bisogni del defunto, può essere costretto a restituire i fondi.
Lo scopo di una procura è di agire nel migliore interesse del titolare del conto, non a vantaggio personale dell’agente. Pertanto, spetta al rappresentante fornire un resoconto trasparente delle proprie azioni e spese.
Responsabilità e giustificazioni: diritti degli eredi nei casi di procura: –
In alcuni casi, in particolare quelli che coinvolgono attività fraudolente, un erede che detiene la procura può essere accusato di occultamento di beni all’interno della successione. Di conseguenza, potrebbero essere privati della loro quota legittima dei fondi nascosti.
Questo principio legale sottolinea l’importanza della responsabilità e della trasparenza nella gestione degli affari finanziari di qualcun altro attraverso una procura. Garantisce che gli interessi del defunto siano protetti e che i suoi beni siano gestiti in modo appropriato durante il processo di liquidazione della successione. Ritenendo i rappresentanti responsabili delle loro azioni e richiedendo giustificazioni, la Corte di Cassazione salvaguarda l’integrità del patrimonio ei diritti di tutti gli eredi coinvolti .