Avocat Nice – Risarcimento
LA DIFFICOLTÀ DI QUANTIFICARE UN DANNO NON IMPEDISCE IL RISARCIMENTO
Cassazione Crim, 4 gennaio 2023, n. 22-81.782
La Corte di Cassazione ha ribadito il principio dell’integrale risarcimento del danno confermando che i giudici di merito non possono rifiutare il risarcimento sulla base della mancanza di informazioni sul costo delle cure da parte degli enti previdenziali.
In concreto, una persona era stata coinvolta in un incidente stradale e non vi era alcuna controversia su chi fosse la colpa.
Tuttavia, il risarcimento è stato ridotto dai primi giudici per quanto riguarda le spese sanitarie future, perché hanno ritenuto che non fosse stato accertato che le compresse di Cacit (essenziali per il trattamento della vittima) non fossero coperte dalla previdenza sociale.
In altre parole, alla vittima era stato negato il risarcimento per le cure che avrebbe dovuto sostenere per tutta la vita perché l’ente previdenziale non aveva fornito informazioni sull’eventuale rimborso.
Per la Corte, tuttavia, la legge francese è chiarissima. Il danno deve essere risarcito nella sua interezza, nei limiti delle dichiarazioni delle parti.
Di conseguenza, spetta ai tribunali valutare il danno e risarcirlo nella sua interezza una volta accertata la sua esistenza, a prescindere dalle difficoltà incontrate nel quantificarlo.
Di conseguenza, il mancato intervento delle casse malattia non dovrebbe influire sulla valutazione e sul risarcimento delle vittime.
In pratica, l’onere di dimostrare l’esistenza di un danno e di proporne la valutazione spetta esclusivamente alla vittima.
Non appena il danno è riconosciuto e rientra nei limiti della richiesta di risarcimento, i giudici devono pronunciarsi sull’indennizzo, indipendentemente dal fatto che il Fondo abbia prodotto informazioni sulla sua copertura.
Non possiamo che rallegrarci della riaffermazione della posizione della Corte, che si pone regolarmente come difensore del principio del risarcimento integrale del danno, nell’interesse dell’assistenza alle vittime.
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