IFI y desmembramiento de la propiedad

INDENNIZZO AVOCATO – Il risarcimento della vittima e la natura non restrittiva della nomenclatura “Dintilhac”.

 

Cass. mixte, 25 marzo 2022, due sentenze, n. 20-15.624 e n. 20-17.072

I danni dell’angoscia per la morte imminente e dell’attesa e della preoccupazione per i parenti più prossimi si fondono con i danni della sofferenza subita e dell’affetto per i parenti più prossimi?

Questa è la domanda posta alla Corte di Cassazione.

In due sentenze, la Corte di Cassazione si è pronunciata sul carattere restrittivo o meno della nomenclatura “Dintilhac”.

Sebbene vi fossero già state alcune aperture al di fuori della nomenclatura (cfr. pregiudizio specifico di ansia per le persone esposte al distilbene (Cass. civ. 1, 2 luglio 2014, n. 10-19.206) o pregiudizio di impreparazione (Cass. civ. 1, 3 giugno 2010, n. 09-13.591)), vi era spazio per i dubbi.

Con queste due sentenze, la situazione è stata chiarita: il danno da angoscia per la morte imminente e da attesa e preoccupazione per i propri cari non costituisce un doppio risarcimento con il danno da sofferenza subita.

Tuttavia, ciò deve essere moderato, in quanto la Corte afferma che l’autonomia della categoria dell’angoscia da morte imminente è accettata a causa di :

– Lo stato di coscienza della vittima

– la natura e l’entità delle lesioni

– Il tempo di sopravvivenza della vittima.

Per quanto riguarda la perdita di aspettative e l’ansia dei parenti più prossimi, l’autonomia è condizionata alla dimostrazione di

– una certa natura dell’evento

– una particolare intensità dell’evento

– la prova di gravi lesioni o della morte della vittima diretta.

È quindi necessario un certo grado di specificità per includere elementi al di fuori del nomenclatore, e anche un certo grado di gravità.

Anche questa soglia di gravità varia: la Corte d’Appello di Parigi ha ammesso, nel contesto di un’aggressione, l’angoscia della morte imminente per una vittima sopravvissuta all’aggressione.

Infine, va notato che, sebbene sia ammessa l’autonomia, queste voci eccezionali non esistono allo stesso modo di altri danni e sono comunemente definite dalla Corte come “danni specifici compensati in modo autonomo”.

Il vostro avvocato dovrà quindi lottare particolarmente per queste voci se spera di vederle riconosciute.

In ogni caso, Grégory DAMY, avvocato del foro di Nizza, vi aiuterà a ottenere il risarcimento di tutti i vostri danni.

Non esitate a contattarci per ulteriori informazioni.