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Tra le varie forme che può assumee la sponsorizzazione aziendale, il recentissimo fondo di dotazione è una delle meno consciute. Tuttavia, no mancano i benefit.
A FLEXIBLE SOLUTION, ADATTA TO TUTTI
Il fondo di dotazione è una nuova forma giuridica di patronato. Consente sia di gestire le azioni di sponsorizzazione direttamente all’interno del fondo di dotazione, sia di ricevere denaro per poi ridistribuirlo verso attività di sponsorizzazione o di interesse generale. Queste attività possono essere sociali, culturali, umanitarie o sportive. Il fondo di dotazione consente alle aziende, anche molto piccole, di gestire autonomamente le proprie azioni di sponsorizzazione e di agire a livello molto locale.
CREAZIONE SEMPLIFICATA
Per creare un fondo di dotazione basta scrivere lo statuto per determinarne lo scopo. Tale fondo può essere costituito da una o più società, alle quali possono aderire le persone fisiche. Tali statuti sono depositati presso la prefettura del luogo della sede sociale. Si tratta di una semplice dichiarazione, senza previa autorizzazione. La dichiarazione deve poi essere pubblicata nella Gazzetta Ufficiale.
VANTAGGI FISCALI
Il fondo di dotazione dà diritto al patronato ad una riduzione diretta dell’imposta sulle società pari al 60% dell’importo donato. Il fondo di dotazione, invece, non dà diritto alla riduzione dell’imposta patrimoniale .
NB
Per quanto riguarda la sponsorizzazione aziendale, è utile porre domande sui suoi flussi finanziari, ovvero dove va il denaro. Il mecenatismo è ormai una strategia a sé stante: le aziende non lasciano al caso la scelta dei propri beneficiari. Infatti, 2/3 delle aziende sostengono progetti che hanno selezionato di propria iniziativa (sollecitando il capo progetto stesso), tramite dipendenti o bandi di progetto.
Le aziende preferiscono un sostegno della durata di circa un anno e lasciano spazio alla maggior parte dei nuovi progetti ogni anno.
Buone notizie per le associazioni ancora restie a sollecitare imprese: i progetti beneficiari si rinnovano costantemente!
Il beneficiario tipico è un’associazione francese di medie dimensioni che svolge azioni locali per una varietà di budget e progetti. Le grandi aziende sostengono in media da 11 a 50 progetti all’anno, con un budget medio per sostenere un progetto per lo più superiore a € 10.000. Per le PMI/VSE, la media è di 1 o 2 progetti all’anno, con un budget medio per progetto compreso tra € 1.000 e € 5.000.
“Contribuire all’interesse generale, mostrare solidarietà” è la motivazione primaria degli sponsor aziendali. Le aziende vogliono anche “riunire/fissare i dipendenti”, “dare significato alla professione” e “costruire relazioni con attori/stakeholder locali” attraverso la loro politica di sponsorizzazione. Le controparti di cui le aziende possono beneficiare non sono determinanti: 3/4 delle aziende non le prendono in considerazione nella scelta di un progetto.
Quasi i 2/3 delle aziende usufruiscono delle detrazioni fiscali legate alla sponsorizzazione aziendale e quasi tutte conoscono questo sistema. Le detrazioni fiscali, se non compaiono nelle motivazioni delle aziende (per le quali, è bene ricordarlo, la sponsorizzazione rimane una spesa), hanno quindi un ruolo reale per i beneficiari: consentono all’azienda di dare di più.
Studio legale DAMY , Nizza, Fiscalità aziendale-Sponsorizzazione, Aggiornamento 2022