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L’affare Ghedir Nel 2004, in una stazione ferroviaria di Seine et Marne, in Francia, si verificò un terribile incidente che comportò l’arresto del sig. Ghedir, all’epoca un uomo di 21 anni. Durante l’incidente, è stato maltrattato fisicamente dagli agenti della SNCF e dalla polizia. Gli agenti sospettavano che Ghedir avesse lanciato pietre contro i treni, il che ha portato al suo arresto e alla successiva consegna alla polizia. A seguito degli abusi, il signor Ghedir è caduto in coma profondo e, al risveglio diverse settimane dopo, si è ritrovato costretto su una sedia a rotelle. Era determinato ad avere un’invalidità parziale permanente dell’85% .
Il tragico incidente: abusi e conseguenze per il signor Ghedir:-
Durante tutto il processo, il sig. Ghedir ha ricevuto sentenze favorevoli, compreso un licenziamento, dai tribunali francesi. Queste decisioni sono state confermate dalla Corte d’appello di Parigi e dalla Corte di cassazione nel 2011. Tuttavia, considerando che il suo danno fisico non era stato sufficientemente riparato, il sig. Ghedir ha adito la Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) nel 2012.
Il 15 febbraio 2018, la CEDU ha emesso una sentenza, finalizzata il 15 maggio, riconoscendo il legame tra l’arresto del sig. Ghedir e il suo successivo stato di salute. Quasi 14 anni dopo l’incidente, è stato finalmente riconosciuto come vittima. Di conseguenza, la Francia è stata condannata a pagargli 6,5 milioni di euro a titolo di risarcimento del danno materiale e morale da lui subito.
Perseguimento della giustizia: lunga strada per il risarcimento attraverso la CEDU: –
Questa decisione crea un precedente esemplare, evidenziando i limiti del sistema giudiziario francese. La Corte europea dei diritti dell’uomo ha potuto concedere al sig. Ghedir risarcimenti materiali per il danno che aveva subito. Questo risultato è motivo di celebrazione, in quanto dimostra la capacità della CEDU di garantire giustizia e risarcimento alle vittime quando i tribunali nazionali vengono meno ai loro doveri .