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Diffamazione legale Con sentenza del 7 giugno 2012, il TGI di Parigi ha deciso di riconoscere 2.000 euro di risarcimento danni, a titolo di risarcimento del danno morale subito, tenuto conto del fatto che l’articolo era stato pubblicato sul sito web di Ouest France.
Questo caso si inserisce in un contesto di grande tensione tra i siti di assistenza agli automobilisti e gli avvocati che li accusano di offrire consulenza legale. Il 18 novembre 2011, il tribunale penale di Créteil ha condannato il sito stoppv.com, che propone controversie su verbali, e i suoi due gestori per propaganda vietata al fine di fornire consulenze legali, esercizio illegale della professione di avvocato e pratica di marketing ingannevole . La decisione è stata impugnata. Altre procedure sono in corso.
Caso di diffamazione: gli editori di Ouest France giudicati colpevoli:-
Il direttore editoriale di Ouest France e un giornalista del quotidiano sono stati giudicati colpevoli di diffamazione per aver reso false dichiarazioni in un articolo pubblicato su Internet. L’articolo sosteneva che uno degli organizzatori volontari dell’Association des victim de la route de Bretagne si fosse presentato come consigliere giuridico, il che potrebbe essere considerato un esercizio illegale della professione forense. La mancanza di indagini adeguate da parte del giornalista ha ulteriormente aggravato la situazione.
Con sentenza resa il 7 giugno 2012, il TGI di Parigi ha stabilito che gli imputati debbano pagare 2.000 euro di danni a titolo di risarcimento del danno morale inflitto. Il tribunale ha tenuto conto del fatto che l’articolo diffamatorio è stato pubblicato sul sito web di Ouest France, amplificandone la portata e l’impatto.
Tensioni tra i siti di assistenza agli automobilisti e gli avvocati: –
Questo caso di diffamazione si inserisce in un contesto più ampio di accresciute tensioni tra i siti di assistenza agli automobilisti e gli avvocati. I siti sono stati accusati di offrire consulenza legale, portando a conflitti con professionisti legali. Il 18 novembre 2011, il tribunale penale di Créteil ha emesso una sentenza contro il sito stoppv.com ei suoi due gestori. Le accuse includevano propaganda proibita, pratica illegale della professione legale e pratiche di marketing ingannevoli relative alla fornitura di consulenze legali. Gli imputati hanno impugnato la sentenza e sono attualmente in corso altri procedimenti giudiziari su questioni analoghe.
Questi incidenti fanno luce sulle sfide e sui conflitti in corso derivanti dall’intersezione tra piattaforme online che forniscono informazioni e assistenza legale e la professione legale consolidata. I casi evidenziano l’importanza di una segnalazione accurata e di un giornalismo responsabile per evitare dichiarazioni diffamatorie che possono danneggiare la reputazione e la reputazione di individui e organizzazioni.