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Critiche offensive Con sentenza resa il 27 giugno 2012, la 17a camera del TGI (Tribunal de Grande Instance) di Parigi ha condannato l’autore di insulti pubblici , respingendo la difesa secondo cui le critiche espresse con tono ironico su un blog non erano che provocazioni. Il tribunale ha stabilito che l’autore era responsabile delle dichiarazioni offensive.
La condanna degli insulti pubblici: la critica contro la provocazione: –
Il caso riguardava un blogger che gestiva un blog in cui faceva riferimento a siti Web che considerava poco attracti. Due dei proprietari di siti web elencati si sono offesi e hanno chiesto al blogger di rimuovere l’elenco. Piuttosto che obbedire, il blogger ha risposto lanciando insulti comme “miserabile sciocco”, “stronzo” e altre espressioni offensive alla parte richiedente. La corte ha ritenuto queste espressioni offensive e inaccettabili.
L’autore degli insulti ha affermato di aver agito sotto l’influenza dell’emozione causata da ripetute provocazioni. Tuttavia, il tribunale ha respinto questa difesa e ha chiarito le condizioni alle quali la provocazione può essere considerata accettabile.
Comportamento inaccettabile: riproduzione della foto del richiedente e commenti aggressivi: –
La corte ha sottolineato che la provocazione non può derivare dal normale esercizio di un diritto, come quello di criticare. Affinché una provocazione sia riconosciuta, deve trattarsi di un atto ingiusto o illecito che ha fatto perdere la pazienza alla persona che ha risposto. Inoltre, la provocazione deve essere proporzionata e avvenire relativamente presto dopo l’insulto. In questo caso, il tribunale ha ritenuto che i messaggi dell’attore fossero troppo vecchi per costituire una provocazione.
Inoltre, il tribunale ha sottolineato la sproporzione tra il linguaggio utilizzato nei post offensivi, ironico ma privo di attacchi personali, e la risposta offensiva del blogger.
Inoltre, il tribunale ha notato che il blogger ha fatto un ulteriore passo avanti riproducendo la foto del denunciante, che era sul sito web del denunciante, per accompagnare la diffusione delle osservazioni aggressive. Tale atto ha creato un danno per l’attore, in quanto ha consentito agli internauti di associare un volto agli insulti, aggravando il danno arrecato .
In conclusion, the 17th camera of the giudizio of the TGI di Parigi ha sottolineato la distinzione tra legittime critiquehe e inaccettabili provocazioni sfociate in pubblici insulti. Ha chiarito le condizioni alle quali la provocazione può essere considerata valida, sottolineando la necessità di una risposta proporzionata e rapida. Inoltre, la sentenza ha sottolineato la responsabilità delle persone di esercitare moderazione nel proprio behavior online e di astenersi da ulteriori danni non riproducendo immagini personali in relazione a commenti offensive.