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Raggiungendo le 300 pagine e affrontando una moltitudine di questioni diverse, il testo sarebbe stato presto definito una “legge fiume” o addirittura una “cattedrale legislativa”, per evitare la semplice espressione di “legge universale”.
Complessità e sfide della legge Duflot
Ovviamente tali qualificazioni non sono usurpate: complessità della normativa applicabile ai diversi contratti di locazione residenziale, profonda riforma del quadro che disciplina le condizioni di esercizio delle professioni immobiliari, rafforzamento del formalismo necessario per le operazioni di compravendita di immobili tenuta, evoluzione cambiamenti sostanziali delle regole urbanistiche… Tutti gli attori interessati stanno incontrando numerose difficoltà, questa primavera 2014, nel valutare le conseguenze che tali cambiamenti avranno sull’esercizio quotidiano della loro attività, e le preoccupazioni espresse sembrano fondate, a a dir poco.
In qualità di attore centrale nelle transazioni immobiliari e nella gestione immobiliare, l’agente immobiliare must dove quindi ancora a volta dimostrare una grande capacità di adattamento, in quanto la legge Duflot a profoundamente l’organizzazione e le condizioni di esercizio della professione, aumentando al contempo la numerosi obblighi incumbenti su di lui pendante l’esecuzione della sua missione.
Formalismo e Obbligazioni nella Vendita di Lotti Condominiali
Volendo informare more efficiently i potenziali acquire di lotti in comproprietà dei rischi che tale acquisto può presentare, il legislatore ha “decisamente spostato il baricentro della compravendita”, moltiplicando le regole di forma che devono essere rispettate sia nel bando della vendita dell’immobile e nel contract of compravendita.
In particolare, l’articolo 54 della legge crea un nuovo articolo L721-1 nel Codice dell’edilizia e dell’edilizia abitativa , prevedendo che:
“Gli annunci relativi alla vendita di un lotto o di parte di un lotto di fabbricato sottoposto allo stato di comproprietà devono riportare:
1° Il fatto che la proprietà è soggetta allo stato di comproprietà; 2° Il numero dei lotti; 3° L’importo medio annuo della quota, a carico del venditore, del bilancio provvisorio corrispondente alle spese correnti definite nell’articolo 14-1 della legge n° 65-557 del 10 luglio 1965 che stabilisce lo stato della comproprietà di edifici costruiti.
Gli annunci devono inoltre specificare se il sindacato di comproprietari è oggetto di un procedimento svolto sulla base degli articoli 29-1 A e 29-1 della citata legge n. 65-557 del 10 luglio 1965 e dell’articolo L. 615-6 di questo codice. »
Questo significa che il mercato della compravendita di lotti condominiali sta per subire le nefaste conseguenze di un formalismo ritenuto da alcuni troppo rigido? La risposta merita notevoli sfumature, per due motivi.
Da un lato, il legislatore non ha previsto alcuna sanzione specifica per tali obblighi.
Appare invece molto improbabile che l’annuncio di vendita di un immobile sia sufficientemente preciso e completo da poter essere accettato incondizionatamente, tanto che possa in pratica costituire solo un invito ad avviare trattative e non un’offerta, escludendo, quindi, ogni prospettiva sanzionatoria in sede contrattuale.
La conclusione che ne deriva sembra abbastanza semplice: gli agenti immobiliari non hanno, per il momento, l’obbligo reale di includere nei loro annunci per la vendita di lotti in comproprietà le informazioni di cui all’articolo L721-1 del Codice. edilizia e abitazioni.
The imminent adozione di un codice deontologico, vigilato dalla commissione per il controllo delle operazioni e gestioni immobiliari di recente istituzione, potrebbe tuttavia rendere plausibile la minaccia di sanzioni disciplinari.