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AVVOCATO A NIZZA – Diritto Bancario


AGGIORNAMENTI IN FAVORE DELLE VITTIME DI FRODE BANCARIA, OTTENERE RISARCIMENTO

23 ottobre 2024, Corte di Cassazione – Ricorso n. 23-16.267 – Camera commerciale, finanziaria ed economica – Sezione – Pubblicato nel Bollettino

“Nessuna negligenza grave ai sensi dell’articolo L. 133-19 del Codice Monetario e Finanziario può essere attribuita al titolare di un conto che, contattato telefonicamente da una persona che si presenta come un dipendente della sua banca con un numero visualizzato corrispondente, utilizza su richiesta del chiamante un dispositivo di sicurezza personalizzato per eliminare e poi reinscrivere i beneficiari dei bonifici al fine di evitare operazioni fraudolente.”

Questa decisione della Corte di Cassazione conferma la necessità di proteggere le vittime delle truffe da falsi consulenti bancari.

In questo caso, un cliente della BNP è stato contattato da una persona che si presentava come suo consulente bancario. Peggio ancora, il numero visualizzato sembrava appartenere effettivamente a quel consulente. Durante la chiamata, il truffatore ha convinto la vittima a validare le sue informazioni di sicurezza (chiave digitale). Questo ha poi permesso al falso consulente di aggiungere nuovi beneficiari di bonifico e di effettuare numerosi trasferimenti.

Con 54.500 euro spariti, la vittima ha avvisato la banca di questi movimenti fraudolenti, non avendo avuto alcun coinvolgimento nell’iniziativa. Tuttavia, la banca ha rifiutato qualsiasi rimborso o risarcimento.

Non arrendendosi, la vittima ha portato la banca in tribunale, e la banca ha continuato la sua resistenza fino alla Corte di Cassazione. La sentenza è stata emessa il 27 ottobre 2024: Per giustificare il mancato rimborso delle perdite dovute a tali frodi, una banca deve provare la grave negligenza del cliente. Ciò implica che l’onere della prova si è definitivamente spostato a favore delle vittime di truffe.

Unito al fatto che il semplice uso di una chiave digitale non implica necessariamente una colpa, le vittime ora dispongono di diversi strumenti per difendersi meglio. Non tutto è perduto, e le vittime di frodi bancarie sono incoraggiate a mobilitarsi, anche se le banche rifiutano spontaneamente ogni rimborso.

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