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L’udito del bambino! La vicenda Outreau aveva riacceso il dibattito sulla parola del bambino: bisogna tenerne conto? Che posto occupa nelle procedure che possono riguardarlo?
Se è capace di discernimento
Dalla legge del 2007, un minore capace di discernimento può essere sentito dal giudice quando il suo interesse lo richiede. Il bambino che ne fa richiesta deve quindi essere ascoltato. Se il giudice rifiuta, deve giustificare la sua decisione. Questo è il caso di tutti i procedimenti riguardanti il minore. Non esiste un’età legale, ma la giurisprudenza ritiene che sia capace di discernimento a partire dai 12 o 13 anni. La sua capacità di discernimento è legata anche alla sua maturità, al suo grado di comprensione o alla sua capacità di esprimere un giudizio ponderato.
Nelle procedure di divorzio
Ingresso giovani! Nell’ambito del procedimento di divorzio, il figlio capace di discernimento può chiedere di essere sentito dal giudice della famiglia per ogni questione relativa alla determinazione dell’abitazione principale, delle modalità di accesso e dell’alloggio… I genitori hanno l’obbligo di informare il minore di questo diritto di essere ascoltato. Il giudice ha un potere sovrano di apprezzamento. Tiene quindi conto dell’opinione del bambino, ma darà priorità anche al suo interesse studiando altri elementi (elementi della personalità, elementi del fascicolo, indagine sociale, ecc.).
In una procedura di assistenza scolastica
Nell’ambito di un procedimento di assistenza educativa, il giudice per i minorenni deve ascoltare il minore capace di discernimento se quest’ultimo lo desidera. Il giudice può anche chiedere un’udienza di propria iniziativa. Può sentire anche i bambini piccoli. Sono quindi rappresentati da un amministratore ad hoc nominato per portare la loro parola. L’obiettivo del giudice è quello di ottenere il sostegno della famiglia per un’eventuale misura di tutela. Il giudice terrà quindi conto delle parole del bambino mentre cerca di assicurarsi ciò che gli si addice meglio.
In caso di abuso o violenza sessuale
Il minore vittima di abuso o violenza sessuale viene ascoltato dalle forze dell’ordine secondo una procedura speciale poiché ripreso da una telecamera. Questo è obbligatorio dalla prima udienza, poi davanti al giudice istruttore. Così, gli esperti possono visualizzare l’udito e studiare meglio le parole, i gesti del bambino e il suo comportamento. La parola del bambino va colta con grande cautela e il giudice penale non si accontenta esclusivamente di questa parola. Può disporre anche altri provvedimenti come, ad esempio, un’inchiesta sociale oi pareri di psicologi medici per discernere meglio la realtà dei fatti. Lo studio legale DAMY è spesso chiamato a richiedere l’audizione dei bambini, soprattutto in questo anno 2022,
Société d’Avocats DAMY, Bello, la giustizia dovrebbe tenere conto dell’opinione dei bambini? Aggiornamento 2022