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I disastri causati dall’uomo sono in aumento… e sotto la pressione dell’opinione pubblica, la legge e la giustizia penalizzano sempre più e severamente le aziende che inquinano .
ACQUA :
Il processo Erika ha permesso per la prima volta di vedere risarciti individui, autorità locali e associazioni per la protezione della natura per l’inquinamento da idrocarburi. Nel caso dei nitrati non è previsto alcun indennizzo ma vengono inviate sanzioni agli allevamenti i cui rilevamenti indicano che inquinano le falde acquifere.
ARIA :
Esistono molti tipi di inquinamento atmosferico ma è difficile ottenere un risarcimento perché la procedura è civile e non penale. In sede civile, infatti, spetta alla parte, cioè a te, fornire la prova dell’emissione di gas tossici, del danno subito e del nesso di causalità tra i due. Le condanne sono quindi rare.
PAVIMENTO :
L’inquinamento del suolo deriva dai prodotti fitosanitari sparsi sui campi per curarli. Le normative europee stabiliscono un elenco di prodotti utilizzabili. Nel caso in cui un prodotto chimico provochi danni all’ambiente, l’unica sanzione possibile è il suo ritiro dal mercato. VIVENTI: c’è poca giurisprudenza che condanni un terzo per danni causati a esseri viventi. Per quanto riguarda gli altri inquinamenti, il problema è quello della prova del nesso di causalità. La procedura richiede la prova che è l’inquinamento causato da un terzo l’unico responsabile del danno subito dalla parte.
NB
Oltre ai quattro elementi sopra menzionati, compresa la nostra piccola persona, che dire dell'”inquinamento luminoso”? When does the luci artificiali sono così numerose e onnipresenti da sminuire la normale e desiderabile obscurità della note?? Pur non essendo dannose per la salute, al calar della notte innumerevoli fonti di luce artificiale (illuminazione urbana, insegne pubblicitarie, vetrine, uffici permanently illuminati, ecc.) subentrano al sole nei centri urbani fino al più piccolo villaggio.
Inoltre, dal 1 luglio 2012, i commercianti devono spegnere le loro pubblicità e insegne luminose tra l’1:00 e le 6:00, se la loro attività è chiusa, un’ora prima dell’apertura e lasciarli accesi fino a un’ ora dopo la chiusura (art. R581-59 del il codice dell’ambiente).
Per quanto riguarda le insegne luminose, sono esclusi dall’obbligo di spegnimento notturno gli aeroporti ei comuni con più di 800.000 abitanti, per i quali i comuni devono provvedere con regolamento locale sur la pubblicità.
Parimenti, non sono interessate le pubblicità digitali ei manifesti illuminati da proiezione o trasparenza, collocati su arredi urbani, purché le loro immagini siano fisse.
Inoltre, è vietata ogni pubblicità luminosa:
– sui veicoli terrestri,
– nei comuni con meno di 10,000 abitanti, a meno che non appartengano a un’unità urbana con più di 100,000 abitanti,
– su una recinzione o ringhiera di un balcone.
Studio legale DAMY , Nizza, Aggiornamento 2022