Tempo di lettura stimato (in minuti)

Tutela dei mutuatari: norme sulla rottura dei contratti di credito e sul rispetto dei termini di preavviso

Chiarimento della responsabilità! Nel campo dei contratti di credito, è fondamentale riconoscere  che  le banche non possono risolvere liberamente i contratti di credito senza conseguenze. Che si tratti di interrompere un prestito a tempo indeterminato o di non rinnovare un prestito a tempo determinato, tali azioni possono essere considerate abusive. Per garantire prassi corrette e salvaguardare gli interessi dei mutuatari, le banche sono tenute a rispettare alcune regole, in particolare quelle relative al rispetto del termine di preavviso.

L’obbligo di preavviso si applica sia ai contratti a tempo indeterminato che a quelli a tempo determinato. Fornisce ai mutuatari una protezione essenziale concedendo loro tempo sufficiente per prepararsi a stipulare i loro contratti di credito ed esplorare opzioni finanziarie alternative, se necessario. Aderendo a tale obbligo, le banche rispettano i principi di trasparenza e correttezza,  prevenendo  improvvisi sconvolgimenti della situazione finanziaria dei debitori.

Chiarimento della responsabilità del banchiere: concessione del credito contro illecito

Una storica sentenza emessa il 23 settembre 2020 dalla Camera di Commercio ha evidenziato la responsabilità della banca nell’aiutare i mutuatari. Questa decisione ha operato una distinzione significativa tra due principali responsabilità: responsabilità per l’estensione del credito e responsabilità per indebita violazione del credito.

Ai sensi dell’articolo L313-13 del Codice monetario e finanziario, viene stabilita la responsabilità per risoluzione illecita, garantendo che le banche non possano risolvere arbitrariamente contratti di credito senza giusta causa. D’altro canto, l’articolo L650-1 del codice di commercio riguarda la responsabilità per la concessione di credito, richiedendo la prova della frode per stabilire la responsabilità della banca.

Lo scopo principale della sentenza è quello di fornire chiarezza ed evitare qualsiasi potenziale sfruttamento o confusione tra questi due ambiti distinti. Differenziando queste responsabilità, il tribunale rafforza il quadro per applicare pratiche di prestito eque e proteggere sia le banche che i mutuatari.

Conclusione:

In conclusione, il contratto di credito, come ogni contratto, non può essere risolto liberamente dalla banca senza il rispetto di precise regole e obblighi. La cessazione abusiva di crediti a tempo indeterminato o il mancato rinnovo di crediti a tempo determinato possono essere considerati abusivi, evidenziando la necessità di rispettare i termini di preavviso.

Inoltre, la sentenza del 23 settembre 2020 insiste sulla distinzione tra responsabilità per concessione del credito e indebita violazione del credito. L’articolo L313-13 del codice monetario e finanziario e l’articolo L650-1 del codice di commercio che trattano separatamente di queste attribuzioni, il giudice garantisce chiarezza e previene possibili abusi della loro applicazione.

In definitiva, queste misure hanno lo scopo di proteggere i mutuatari, mantenere pratiche di prestito trasparenti e mantenere l’integrità dei contratti di credito all’interno del settore bancario.

Studio Legale DAMY