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Obbligo di avvertimento: responsabilità della banca per assegni NSF

In ambito bancario, i recenti avvenimenti del 2013  evidenziano  l’importante ruolo svolto dalla banca nel pagamento degli assegni per insufficienza di fondi. La banca non può rifiutare un pagamento solo per fondi insufficienti senza informare il titolare del conto delle conseguenze. Una recente sentenza della Camera di Commercio della Corte di Cassazione ribadisce tale obbligo di diffida, sottolineando che la comunicazione della banca deve essere inviata prima che l’assegno venga respinto (Corte di Cassazione, Camera di Commercio, 7 febbraio 2012, n. 10-27078). La mossa rafforza la responsabilità della banca nella gestione degli assegni rimbalzati (NSF), in particolare nei casi che coinvolgono commercianti.

Procedura di riscossione: elaborazione di assegni non pagati

Quando una banca comunica che un assegno depositato viene restituito non pagato per fondi insufficienti, viene attivata una procedura specifica per recuperare l’importo dovuto. Inizialmente, il contatto con il debitore consente di valutare un’eventuale risoluzione bonaria o di esplorare modalità di pagamento alternative, come il bonifico o l’assegno bancario. Se il dialogo con l’emittente dell’assegno fallisce e l’assegno rimane non pagato entro 30 giorni dalla sua prima presentazione, hai due possibilità. Uno è chiedere alla banca del debitore di emettere un certificato di mancato pagamento e l’altro è depositare nuovamente l’assegno sul conto. In caso di altro pagamento non andato a buon fine, la banca emittente  invierà automaticamente  il certificato di mancato pagamento.

Il certificato di mancato pagamento attiva a procedura smplificata per recuperare l’importo dell’assegno direttamente dall’emittente senza ricorrere a procedimenti giudiziari. Una volta che il debitore è stato avvisato tramite ufficiale giudiziario o lettera raccomandata con avviso di ricevimento, ilcertificato costituisce un’ingiunzione di pagamento. Il debitore ha quindi 15 day di tempo dalla data di notifica per regolarizzare la situation o fornire la prova del pagamento. L’omissione consente all’ufficiale giudiziario di apporre sul certificate di mancato pagamento il “titolo esecutivo”, che ha lo stesso valore legale di un decreto ingiuntivo. The official giudiziario può quindi ricorrere a vari metodi di riscossione forzata,

If precise che per piccoli assegni di importo pari o inferiore a 15 euro, la banca dell’emittente è tenuta al pagamento, anche in assenza di fondi sufficienti sul conto. Tuttavia, the assegno deve essere depositato entro un mese dalla data di emissione. Inoltre, la banca dell’emittente può essere ritenuta responsabile se ha fornito libretti di assegni a banche vietate, non ha richiesto la restituzione di libretti di assegni dopo incidenti di pagamento, ha emesso libretti di assegni a nuovi clienti senza consultare the Bank of France, o se la sua colpa è risultata nel conto del cliente è carente.

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